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BIGNASCODa Nazareth a… New York! È il Magic Blues

29.07.14 - 11:06
Settimana "clou" per il festival musicale che sulla piazza di Bignasco ospita mercoledì 30 i progenitori scozzesi dell’hard rock e, giovedì 31 i ritrovati e attesissimi Spin Doctors
Da Nazareth a… New York! È il Magic Blues
Settimana "clou" per il festival musicale che sulla piazza di Bignasco ospita mercoledì 30 i progenitori scozzesi dell’hard rock e, giovedì 31 i ritrovati e attesissimi Spin Doctors

BIGNASCO - È come da tradizione la settimana “clou” di Vallemaggia Magic Blues quella a cavallo dei festeggiamenti per il Natale della Patria che, nelle passate edizioni, fu caratterizzata dagli oceanici bagni di folla sulla piazza di Cevio e dagli indimenticabili concerti di Barclay James Harvest, Uriah Heep, Manfred Mann Earth’s Band e, soprattutto, Status Quo. Una dimensione che quest’anno la rassegna ha voluto abbandonare ritornando, come recita il suo slogan “back to magic”, a contesti più piccoli e maggiormente in grado di ricreare quella “magia” che ne ha fatto uno degli appuntamenti più attesi e seguiti dell’estate ticinese.

 

Se gli spazi si sono ridotti, non si è però ridotto il livello del cast di artisti che anche quest’anno Magic Blues, propone in questi giorni nell’ammaliante cornice della piazzetta di Bignasco. Mercoledì 30 luglio arrivano infatti i Nazareth, band scozzese attiva dalla fine degli anni Sessanta, tra le progenitrici dell’hard rock che declinò in album di grande successo realizzati nella prima metà degli anni Settanta (da Razamanaz a Loud’n’proud a Hair ofThe Dog) e che anche in seguito ha continuato a portare sui palchi di tutto il mondo con immutata energia e con una line-up che, sebbene rinnovata (dell’organico originale l’unico superstite è infatti il bassista Pete Agnew) non ha tradito lo spirito originale del gruppo, come conferma il recentissimo Rock ‘n’ Roll Telephone, 23.esimo capitolo della loro carriera discografica, ottimamente accolto dalla critica d’oltre Manica.

 

Giovedì 31 altro attesissimo appuntamento, stavolta con una delle formazioni che ha marcato in modo indelebile la scena dell’“indie rock” agli inizi degli anni Novanta. I newyorchesi Spin Doctors che nel 1992 conquistarono il mondo con il loro album di debutto A Pocket Full Of Kryptonite contenente gli ancora oggi ascoltatissimi singoli Two Princes e Jimmy Olsen’s Blues, e che negli anni seguenti ribadirono la validità della loro fortunata miscela punk’n’funk con un altro paio di azzeccati dischi. Poi, però, sulla band calò improvvisamente il silenzio a causa di una rara forma di paralisi delle corde vocali che colpì il cantante e frontman del gruppo Chris Barron, privando l’ensemble del suo principale punto di riferimento. Fortunatamente agli inizi del Millennio Barron (al quale inizialmente non erano state concesse più del 50% delle probabilità di tornare a parlare) è riuscito, dopo una lunga riabilitazione, a recuperare la sua voce, rifondando gli Spin Doctors che, con la stessa line-up degli inizi, hanno ripreso il cammino da dove l’avevano interrotto, dando alle loro canzoni un taglio più blues, come testimonia l’album If the River Was Whiskey che, realizzato lo scorso anno, ha raggiunto la quinta posizione delle blues charts americane.

 

Ad aprire Le due serate lo svizzero-americano Charlie Morris ed i britannici King King. Inizio dei concerti alle 21.00. Prenotazioni su www.biglietteria.ch. Info: www.magicblues.ch.

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