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MENDRISIOPiazzale alla Valle è pronto per Estival Jazz

05.07.18 - 06:00
Venerdì e sabato i primi due concerti dell'edizione numero 40 della rassegna musicale
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Piazzale alla Valle è pronto per Estival Jazz
Venerdì e sabato i primi due concerti dell'edizione numero 40 della rassegna musicale

MENDRISIO - Piazzale alla Valle è pronto a festeggiare il 40esimo compleanno di Estival Jazz. Un traguardo importante per la rassegna musicale, che sarà celebrato venerdì 6 e sabato 7 luglio.

Si comincia con Manou Gallo e la sua band: regina dell'Afro Groove, cantante, bassista e percussionista, Manou Gallo è una brillante band leader e musicista. Nata a Divo, una cittadina della parte occidentale della Costa d'Avorio, culla delle radici della popolazione Djiboi, Manou è cresciuta accanto a sua nonna in un ambiente in cui, come lei stessa ricorda: «Vivevo come una piccola selvaggia, aiutando I contadini nei campi. Non sono andata a scuola ma mia nonna mi ha insegnato il rispetto per i valori della tradizione».

Fin da bambina ha avuto una predilezione per il ritmo che esprimeva con tutto il corpo e con la voce. Quasi come fosse un'ossessione. D'altronde in Costa d'Avorio il ritmo e la musicalità sono una costante delle tradizioni che accompagnano nascite, matrimoni, funerali… la vita insomma. L'ideale per l'artista ivoriana. Infatti non ci è voluto molto a trasformare le doti naturali di Manou in una passione che ha presto trasferito nelle percussioni e, soprattutto, nel basso. A tal punto che il leggendario Bootsy Collins l'ha inserita fra i 10 migliori bassisti al mondo! Un risultato straordinario e unico per un'artista in grado di unire Funk e Groove alle sue eredità africane. Un'esperienza che viene confermata sulla scena, un luogo artistico che Manou vive come una seconda casa con un Power contagioso e irresistibile.

Tocca poi a Vinicius Cantuaria. Cantante, chitarrista, compositore, batterista e percussionista, Vinicius Cantuaria è particolarmente conosciuto tra i musicisti brasiliani del giro della Bossa Nova e del Jazz. Nato a Manaus, in Amazonia e cresciuto a Rio de Janeiro. Dapprima leader della rock band O Terco con cui registra ben otto album di successo, Vinicius è stato un pioniere della cosiddetta musica neo-brasiliana. Come compositore si è ritagliato molti successi, come "Lua e Estrela" (con Caetano Veloso nel 1981), "Coisa Linda", "So Você" e "Na Cançao". A metà degli anni '90 si trasferisce a New York dove si cimenta in diversi ambiti, tutti in qualche modo collegati alla musica brasiliana, diventando un punto di riferimento per molteplici collaborazioni con artisti eclettici come Brian Eno, Laurie Anderson, Brad Meldhau, Bill Frisell, Arto Lindsay. 

Pur avendo lo studio di registrazione a New York, Vinicius torna frequentemente in Brasile, fonte di ispirazione continua per la ricerca delle sue melodie, sempre eleganti e sofisticate, con trame musicali in stile Bossa Nova molto apprezzate dal pubblico che ama lasciarsi conquistare dalla loro purezza: una sorta di "classico" immerso nella modernità. La critica specializzata lo ha spesso definito come «il nuovo Tom Jobim» (John L. Waters) ma anche «uno dei più schietti e incisivi espatriati della scena newyorkese» (Clive Davis).

L'attenzione di Estival per la scena musicale ticinese è sempre stata una conferma dei numerosi e apprezzati talenti che la nostra regione sa esprimere. Come con i RE:FUNK, un gruppo nato nel 2015 per iniziativa di Dario Milan e Maqs Rossi e che si è subito contraddistinto per la qualità delle sue performances in aggiunta alla positività che sa trasmettere in tutte le sue esibizioni. In pochissimo tempo questa band è riuscita a conquistarsi la stima e la fiducia di palcoscenici prestigiosi come quelli di Music in The Park a Montreux, di Jazz Ascona, del Locarno Film Festival, sempre nel segno della musica e dello stile di James Brown, "il padrino del Soul".

Il segreto di questa formazione risiede nell'alchimia che si sviluppa nella sua poderosa sezione ritmica con Dario Milan alla batteria, Francesca Morandi al basso e Mad Mantello alla chitarra. Il tutto trascinato dall'energica presenza e dalla voce di Maqs Rossi. Il carattere di eccezionalità dell'esibizione dei RE:FUNK a Estival viene ulteriormente rafforzato dalla presenza di Pee Wee Ellis, il sax tenore di James Brown, per anni direttore musicale delle sua band e autore di una hit come "Cold Sweat". A questo punto le premesse ci sono tutte per un concerto all'insegna del Soul e del Funk, un evento reso possibile grazie all’accordo con la direzione artistica di Jazz Ascona. Una collaborazione che permette ai RE:FUNK con Per Wee Ellis di suonare in entrambe le manifestazioni per entusiasmare un maggior numero di spettatori. Una collaborazione esemplare che testimonia la fratellanza musicale fra le due importanti rassegne musicali della nostra regione.

Si continua alla grande sabato 7 luglio: apre il Joe Colombo Trio, nel quale il chitarrista locarnese sarà accompagnato da Luca Tonani al basso e Tony Rotta alla batteria.

Colombo è un talento straordinario che Estival ha già ospitato in una memorabile session a Lugano affiancato da Vic Vergeat e Andrea Bignasca. Si sa che la chitarra blues, con le sue 12 battute, non è per tutti. Soprattutto quando le prime esperienze iniziano con concerti in solitario, a dimostrazione di una maestrìa che non concede errori. Joe ha iniziato molto presto a suonare sulle orme dei suoi idoli: Jimi Hendrix, Johnny Winter, Stevie Ray Vaughan. Tecniche assimilate con umiltà e dedizione, che nelle prime tappe della carriera sono state particolarmente apprezzate nella Svizzera italiana e nel nord Italia dove Joe ha avuto modo di essere molto richiesto e ammirato. Ma occorreva qualcosa di più: «Volevo vivere un'esperienza dove la musica fosse una forte componente per me. Così ho messo da parte qualche soldo e sono partito per Los Angeles». Ed è stato un punto di riferimento indispensabile per ricostruire suoni e motivi che hanno permesso al chitarrista ticinese di realizzare innumerevoli tour e partecipare a festival in tutta Europa, USA e Canada dove si è distinto per la sua tecnica “slide” e un virtuosismo particolare, orientato al Texas Blues alla Freddie King, una tecnica apprezzata nelle sue incisioni e nei concerti da "mostri sacri" come Robben Ford, Steve Lukather, Larry Coryell o Hiram Bullock. Joe si presenta a Estival in trio sulla scorta del suo ultimo album, "StratoSlider" (2017), un intenso, energico e contemporaneo Blues strumentale tra composizioni originali e cover scelte per rendere omaggio al chitarrismo texano di Johnny Winter e ad altri con un occhio di riguardo alle qualità rock di Joe Bonamassa e ai virtuosismi melodici di Joe Satriani.

C'è poi il grande ritorno della Stanley Clarke Band. Molto tempo prima di conquistare per ben quattro volte il Grammy Award, Stanley Clarke, l’artista, performer, compositore, band-leader, produttore, arrangiatore, uno dei più celebrati suonatori di basso acustico e elettrico al mondo… è stato uno studente. All'origine della sua storia del bassista virtuoso e pionieristico c'è infatti la scuola che ha frequentato a Philadelphia dove è nato nel 1951. Dapprima incontra il violino… ma le sue dita sono troppo grandi! Poi il violoncello: ma non è stato amore a prima vista. Finalmente arriva il contrabbasso, scoperto abbandonato nell’angolo di una palestra. Grazie alla guida e all'incoraggiamento di Eligio Rossi, il suo maestro, Stanley sviluppa la tecnica e la padronanza dello strumento.

Debutta nel professionismo prestissimo, a 15 anni, su invito del sassofonista Byard Lancaster a unirsi in concerto con la sua band con cui suona brani del repertorio di Miles Davis, John Coltrane, Art Blakey, Stran Getz. Il tutto per appena 75 dollari. Negli anni '60 suona con gruppi rock. A partire dal 1970 suona con Horace Silver, con Joe Henderson, Pharaoh Sanders e Stan Getz. Ma il successo arriva con il gruppo "Return To Forever" di Chick Corea: da quella straordinaria band Fusion nasce una star, fioccano contratti e nuove esperienze. Come un tour con Jeff Beck alla fine del decennio. A inizio degli anni '80 incide diversi album con George Duke. E le collaborazioni eccellenti sono la regola e i nomi si susseguono: Stewart Copeland, Billy Cobham, Jen-Luc Ponty, Al Di Meola, Jack De Johnette. Nel 2008 pubblica un album in super-trio con Marcus Miller e Victor Wooten. I suoi dischi macinano successi e conquistano il platino. Fra i grandi nomi aggiungiamo anche Stevie Wonder, Wallace Roney, Bela Fleck, Sheila E., Red Hot Chili Peppers, Flea, Wayman Tisdale, Beka Gochiashvili… solo per citarne alcuni. Fin dai primi successi, la sua abilità esecutiva al basso, in particolare per il suo "slapping" (per quel periodo era una tecnica innovativa) preso come modello da da molti altri musicisti. Dopo diversi anni, nonostante sia diventato una vera e propria icona leggendaria, Stanley rimane lo stesso giovane sognatore di Philadelphia e con il medesimo entusiasmo e ineguagliabile bravura torna a Lugano dopo lo straordinario concerto a Estival Nights del 2014.

In chiusura ecco una proposta nuova e veramente originale lanciata ancora una volta dalla curiosità di Estival. Si può dire che, nonostante le sue 40 edizioni, dare in pasto al pubblico ghiotte novità si conferma essere una delle più interessanti caratteristiche della manifestazione. Il palco di Mendrisio è tutto per un gruppo straordinario, in un certo senso "di periferia", gli MF Robots. Creato dalla coppia anglosassone che unisce il talento di Jan Kinkaid, batterista, voce e fondatore dei Brand New Heavies, band di Acid Jazz e Funk di Ealing (un sobborgo di Londra) e dalla personalità della cantante e compagna "Heavy" Dawn Joseph, in passato corista per Rod Stewart, Phil Collins, Michael Buble, Craig David… L'obiettivo del duo è quello di creare un suono nuovo di pacca che trae ispirazione da tutta la gamma degli stili e delle influenze musicali.

«È una piccola evasione per l'anima», spiega Jan Kincaid, «vogliamo offrire energia e musica entusiasmanti, attuali e in grado di resistere alla prova del tempo». I Music For Robots sono apparsi sulla scena all'inizio dell'anno con un singolo gettonatissimo in discoteca, "The Night is Calling", oltre ad altri brani molto suonati dalle radio. Con il loro Groove fondono gli stili musicali in un modo unico ed eclettico che la stampa ha definito come "Hard Funk elettronico, Acid Jazz, Soul e Pop". C'è di che stupirsi e lasciarsi coinvolgere.

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