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LUGANOIl 23 maggio si chiude "Nuova Generazione"

14.05.18 - 06:00
Protagonista del terzo e ultimo concerto nel Teatro Studio del LAC alle ore 20.30 sarà la violoncellista Harriet Krijgh
Nancy Horowitz
Il 23 maggio si chiude "Nuova Generazione"
Protagonista del terzo e ultimo concerto nel Teatro Studio del LAC alle ore 20.30 sarà la violoncellista Harriet Krijgh

LUGANO - Si conclude mercoledì 23 maggio il ciclo di concerti “Nuova Generazione” che LuganoMusica dedica a giovani talenti emergenti. Per la stagione 2018, l’attenzione è stata tutta rivolta agli strumenti ad arco.

Protagonista del terzo e ultimo concerto nel Teatro Studio del LAC alle ore 20.30 sarà la violoncellista Harriet Krijgh, ventisei anni, apprezzata come solista con orchestre quali la London Philharmonic e la storica Academy of Saint Martin in the Fields.

Olandese, Harriet Krijgh si è formata a Utrecht per poi studiare al Conservatorio di Vienna e all’Accademia di Kronberg. Grazia ed espressività sono doti che rendono i suoi concerti esperienze memorabili. Negli ultimi due anni Krijgh ha debuttato in sale prestigiose quali la Boston Symphony Hall (con Andris Nelsons), la Carnegie Hall, il Lincoln Center, il Musikverein di Vienna. Ha avuto l’occasione di suonare con la London Philharmonic Orchestra e di effettuare un tour con la Academy of St Martin in the Fields diretta da Sir Neville Marriner. Suona in quartetto con Baiba e Lauma Skride e con Lise Berthaud, e si è esibita con il Signum Saxophon Quartet ed il Pavel Haas Quartet. Nel giugno del 2017 è stata nominata direttore artistico del Festival Internazionale di Musica da Camera di Utrecht; dal 2012 ha fondato il festival “Harriet & Friends” che si svolge ogni estate a Feistritz. Ha inciso fra l’altro i concerti di Haydn per l’etichetta Capriccio e le sonate per violoncello di Brahms e Rachmaninov.

Suona un Maggini del 1620. Accompagnata al pianoforte da Magda Amara, la violoncellista olandese proporrà la Suite per violoncello solo n.3 in do maggiore di Bach, Les larmes de Jacqueline, op. 76 di Offenbach e l’Introduzione e polacca brillante per violoncello e pianoforte in do maggiore di Chopin

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