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CANTONETre grandi opere per il Film Festival Diritti Umani Lugano

25.09.20 - 19:30
Tra gli ospiti Massoud Bakhshi, il cui ultimo film è stato premiato al Sundance Film Festival
EDUARDO LEAL / FFDUL
Un grande film per aprire e uno per chiudere il Film Festival Diritti Umani Lugano.
Un grande film per aprire e uno per chiudere il Film Festival Diritti Umani Lugano.
Tre grandi opere per il Film Festival Diritti Umani Lugano
Tra gli ospiti Massoud Bakhshi, il cui ultimo film è stato premiato al Sundance Film Festival

LUGANO - La settima edizione del Film Festival Diritti Umani Lugano (FFDUL), in programma dal 14 al 18 ottobre - nella sua veste itinerante attraverso le città del Cantone, che si terrà comunque a Lugano nella prima e ultima giornata - si apre e chiude con due film importanti e con temi di strettissima attualità e forza.

Si parte a Lugano con "Welcome to Chechnya" di David France, uno sguardo attento alla violenza e gravi discriminazioni verso il mondo LGBTQ in Cecenia, e si concluderà con una profonda riflessione sull’ambiente in "I Am Greta" di Nathan Grossman (sempre a Lugano), film recentemente presentato all’ultima Mostra internazionale del Cinema di Venezia. La serata conclusiva sarà in collaborazione con il Human Rights Film Festival Zürich.

Fra gli ospiti eccellenti della rassegna ci sarà Massoud Bakhshi, regista di "Yalda, A Night For Forgiveness", che sarà presentato a Lugano la sera di sabato 17 ottobre a Lugano). Vincitore del premio della giuria al Sundance Film Festival 2020, offre una drammatica narrazione del sottile filo che guida la realtà e il cannibalismo mediatico fra share e vite umane. La serata sarà in collaborazione con il Festival Film e Forum sui Diritti Umani di Ginevra.

«In questo nuovo scenario in cui ci ritroviamo forse ancora un po’ spaesati, la parola “corpo” assume ancora più significato» spiega Antonio Prata, direttore del FFDUL. «I corpi imprigionati, i corpi del dissenso, i corpi imperfetti o in fuga, diventano punto di vista nelle riflessioni suggerite dai film selezionati per questa settima edizione, che si svolge in un 2020 sconvolto da una pandemia mondiale. Così come, forse proprio a causa della pandemia, sono sempre più assenti o distanti da noi quei contesti e quelle condizioni di soprusi e d'ingiustizie che calpestano i diritti di milioni di esseri umani in molte parti del mondo. Questa edizione del FFDUL sarà quindi speciale, non soltanto per le restrizioni a cui dovremo far fronte per garantire a tutti la massima protezione e sicurezza ma anche perché proveremo a ricollegarci tra noi, fisicamente e con le realtà che ci circondano e che non possiamo trascurare».

Il presidente Roberto Pomari commenta così il nuovo format, che «porterà il nostro Festival verso gli spettatori nei diversi centri del Cantone, creando il primo Festival cinematografico diffuso. Consapevoli dell’urgenza delle tematiche e convinti della qualità dei film selezionati, abbiamo voluto cogliere questa sfida malgrado le incertezze logistico/sanitarie, sicuri che il nostro pubblico saprà apprezzare questa novità». L'edizione 2020 avrà luogo nel rispetto di tutte le norme di sicurezza vigenti e la diffusione capillare sul territorio viene incontro a una fruizione allargata, evitando spostamenti di masse di gente su un'unica sala e favorendo gruppi nei cinema vicino a casa. All’interno delle sale va mantenuto il distanziamento e la mascherina va indossata dove necessario.

I biglietti per i film del FFDUL saranno disponibili in prevendita sulla piattaforma www.biglietteria.ch dal 1° ottobre. Ulteriori informazioni anche sul sito www.festivaldirittiumani.ch

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