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CANTONEUna raccolta di corti svizzeri a tema isolamento e coronavirus

29.05.20 - 10:00
È il progetto svizzero "Lockdown Collection" al quale hanno partecipato anche diversi registi ticinesi
Cinédokké
"Quasi padre quasi figlio" di Niccolò Castelli.
"Quasi padre quasi figlio" di Niccolò Castelli.
Una raccolta di corti svizzeri a tema isolamento e coronavirus
È il progetto svizzero "Lockdown Collection" al quale hanno partecipato anche diversi registi ticinesi

LUGANO - Il cinema sembra aver fatto bene ai cineasti, nostrani e non solo, che si sono spesso e volentieri ingegnati portando avanti progetti corali, e girando mini-film volti a incorniciare questo particolare periodo storico. 

Fa parte del primo di questi due filoni anche “Lockdown Collection - Coronavirus by Swiss Filmmakers“ realizzato da Frederic Gonseth productions, Turnus Film, e la casa di produzione ticinese Cinédokké in coproduzione con SRG/SSR e RSI e visionabile dal 31 maggio.

Durante il periodo di confinamento tre produttori - provenienti da tre regioni linguistiche della Svizzera - hanno offerto a più di 80 cineasti svizzeri delle quattro regioni linguistiche l'opportunità di dare la loro visione della pandemia e del confinamento con un bando di concorso. 

Grazie al supporto di produttori solidali è nata per la prima volta un'operazione a livello nazionale, che, ha permesso la creazione 33 cortometraggi realizzati in tempi record. 

«Lockdown Collection è nel panorama cinematografico svizzero un’operazione unica.- Racconta Michela Pini, produttrice ticinese (Cinédokké) - È un’operazione eccezionale, realizzata in tempi record e che non dimenticheremo mai. Sono fiera che anche i nostri registi provenienti da Ticino e Grigioni ne facciano parte».

Fra i registi di casa nostra che partecipano all'iniziativa da citare: Alessandra Gavin-Müller, Niccolò Castelli, Simona Canonica, Riccardo Bernasconi e Francesca Reverdito e Robert Ralston.

L’intera serie dei cortometraggi è a disposizione su RSI Play e sul sito dedicato.

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