Il suo film "Lazzaro Felice" parla dell'amicizia tra un giovane contadino non ancora ventenne e un altro ragazzo
CANNES - Alice Rohrwacher ha vinto il premio per la sceneggiatura ad ex aequo con Nader Saeivar e Jafar Panahi al 71esimo Festival di Cannes.
La regista italiana è stata premiata per il film "Lazzaro Felice", che racconta la storia di Lazzaro, un contadino non ancora ventenne, talmente buono da sembrare stupido e del suo amico Tancredi, giovane come lui, ma viziato dalla sua immaginazione.
Un’amicizia che nasce vera, nel bel mezzo di trame segrete e bugie. Un’amicizia che, luminosa e giovane, è la prima, per Lazzaro. E attraverserà intatta il tempo che passa e le conseguenze dirompenti della fine di un Grande Inganno, portando Lazzaro nella città, enorme e vuota, alla ricerca di Tancredi. «Lazzaro Felice è la storia di una piccola santità senza miracoli, senza superpoteri o effetti speciali» - spiega la regista. « È la santità dello stare al mondo, e di non pensare male di nessuno, ma semplicemente di credere negli altri esseri umani».