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LUGANOTre sere in compagnia di "Ubu Re" al Teatro Foce

09.03.22 - 09:30
L'apoteosi dell'abuso di potere, nella rilettura di e.s. teatro del testo di Alfred Jarry
FOCE
"Ubu Re" in scena dall'11 al 13 marzo al Teatro Foce di Lugano.
"Ubu Re" in scena dall'11 al 13 marzo al Teatro Foce di Lugano.
Tre sere in compagnia di "Ubu Re" al Teatro Foce
L'apoteosi dell'abuso di potere, nella rilettura di e.s. teatro del testo di Alfred Jarry

LUGANO - Al Teatro Foce di Lugano va in scena venerdì 11 febbraio (alle 20.30), sabato 12 (stessa ora) e domenica 13 (alle 18) "Ubu Re", nell'adattamento del testo di Alfred Jarry di e.s. teatro.

Al suo debutto, l'”Ubu Re” di Jarry rivoluzionò la drammaturgia europea per il modo dissacrante e travolgente in cui riuscì a mettere in luce le peggiori caratteristiche dell'essere umano. Il teatro naturalista borghese dell'epoca venne spazzato via per lasciare il posto a un teatro onirico e spregiudicato, che sarebbe stato d'ispirazione di lì a poco per le avanguardie, il dada, il surrealismo e i capolavori dell'assurdo. Una rivoluzione, l'inizio di una nuova epoca, e l’atto di nascita del teatro contemporaneo.

Padre Ubu, capitano dei dragoni e ufficiale di fiducia di re Venceslao, vuole diventare Re di Polonia e fa di tutto per uccidere il sovrano, spodestare la regina Rosmunda e conquistare il trono. Riesce nei suoi intenti e prende possesso del regno. Una volta diventato Re inizia a uccidere nobili, magistrati, finanzieri, contadini e insieme alla sua compagna, la Madre Ubu, alza le tasse e semina terrore.

«Ubu Re è l'abuso di potere messo alla berlina. Ubu è un manigoldo, un vigliaccone subdolo, un violento prevaricatore. Pingue e animalesco, rozzo e volgare, perennemente affamato e patologicamente bramoso di potere, immorale ed eversore di ogni convenzione sociale. È l'incarnazione della dismisura. La sua brama di potere, complice un'anaffettività esistenziale, lo conduce al totale egocentrismo. L'unica sua preoccupazione è il mantenimento della condizione agiata della quale non può più fare a meno. Non c'è giustizia, non c'è etica, non c'è giudizio. Un'assenza di morale in cui tutto è possibile e in cui nessuno è responsabile dei suoi atti. Ubu è il divino cialtrone. Attualissimo» spiega la compagnia. 

Spettacolo a cura di Emanuele Santoro, che ne cura anche scene e regia. Con lo stesso Emanuele Santoro e Patrizia Schiavo, assistente alla regia Antonella Barrera. Lo spettacolo della Rassegna Home è in prevendita su Biglietteria.ch.

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