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AgendaCINEMA: Il nuovo volto di "Visages d'enfants" di Jacques Feyder

17.11.01 - 10:30
Il film, uscito nel 1925, è stato restaurato e verrà presentato domenica a Chiasso
CINEMA: Il nuovo volto di "Visages d'enfants" di Jacques Feyder
Il film, uscito nel 1925, è stato restaurato e verrà presentato domenica a Chiasso
Verrà presentato domenica 18 al Cinema Teatro - Chiasso, alle ore 16.30, "Visages d'enfants" di Jacques Feyder. Il film di produzione svizzera realizzato nel 1923 e immesso sul mercato nel 1925, è stato restaurato dal Filmmuseum di Amsterdam nel quadro del progetto “Projet Lumière-programme Media” della Comunità Europea. Il film è stato restaurato a partire da due copie su supporto in nitrato provenienti da due negativi diversi (Filmmuseum di Amsterdam e la Cinémathèque française di Parigi) e 3 bobine in acetato (Gosfilmofond di Mosca). la proiezione sarà accompagnata dall'esecuzione live di un commento sonoro, realizzato dall'ensemble Diatonikachromatik

Il film

“Visages d’enfants” è considerato il fiore all’occhiello della cinematografia svizzera del periodo del muto, storici e critici sono concordi nel considerarlo non solo una delle opere più belle di Feyder, ma anche come una delle realizzazioni meglio riuscite della produzione del cinema muto. Il film ora, grazie a questa importante operazione di restauro sostenuta della Cineteca svizzera, viene presentato nella sua versione completa ridandogli la durata, il colore e il montaggio originale. Il film presentato per la prima volta a Vevey nel settembre 2000 nell’ambito della III edizione d’IMAGES, finalmente può godere anche delle migliori condizioni di proiezione rispettando la giusta velocità che caratterizza la cinematografia del periodo del muto. Questa iniziativa è nata dalla convinzione che il film sia ancora capace di suscitare profonde emozioni in un pubblico sempre più esigente, il quale potrà anche riappropriarsi di un’arte cinematografica sempre meno visibile.

Feyder lavorò al montaggio del film alla fine del 1923, ma uno dei produttore ne bloccò la lavorazione ritardandone l’uscita. Questa ebbe luogo in Francia e in Svizzera nel 1925, quando il regista già aveva terminato la realizzazione del film successivo, girato in Ungheria e a Vienna. Nonostante queste difficoltà “Visages d’enfants” ebbe molto successo e fu venduto in molti mercati europei (Italia, Germania, Belgio, Inghilterra, URSS) ed extra europei come gli Stati Uniti e il Giappone. Inoltre grazie al formato Pathé-Baby, un’edizione del film in formato ridotto 9,5 normalmente usato per la vendita ai privati, ebbe una lunghissima vita. Furono infatti molti i cinefili che iniziarono la loro scoperta del cinema emozionandosi davanti a questo film, alla sua storia semplice, lontana dalle convenzioni romanzesche dell’epoca, dove la scenografia naturale delle vallate del Canton Vallese davano un certificato di autenticità all’intera opera. Il film racconta di Jean un ragazzino a cui muore la madre, non riesce a consolarsi di questa perdita neppure quando suo padre si risposa, anzi si trincera dietro un muro di rabbia e di tristezza manifestando una sorda ostilità sia verso la matrigna che la figlia di lei.

Gli esterni furono tutti girati in Svizzera tra il mese di maggio e di settembre nella regione della valle d’Anniviers utilizzando mezzi tecnici molto semplici, mentre le scene in interno furono invece realizzate nello studio Joinville di Parigi. L’équipe, una ventina di persone tra attori e tecnici provenienti da Parigi, venne alloggiata nel villaggio di Grimetz (a 1570 m) presso l’Hôtel des Bossons, l’unico del paese, e molti degli abitanti furono coinvolti nella realizzazione del film, chi come comparsa che come assistente tecnico. La passione per il cinema di Feyder riuscì a contagiare e a coinvolgere l’intero villaggio tanto che l’hotel venne improvvisato anche a sala cinematografica in cui vennero proiettati alcuni film inediti e diverse comiche (tra queste soprattutto quelle di Charlot), questo film dunque fu per tutti un’esperienza felice di cui ancora oggi si narra nel paese di Grimetz.

(Estratti e testi di Roland Cosandey)

La musica: Diatonikachromatik

L’ensemble si è formato a Losanna nel 1991 presentando una composizione a d’hoc realizzata nell’ambito dei festeggiamenti per il 700° della nascita della Confederazione, la quale venne presentata al festival di Cluny. La loro ricerca musicale si muove tra le sonorità jazz, la musica popolare e quella d’autore. “Visages d’enfants” alla sua uscita nelle sale non ebbe una partitura originale. Non si è a conoscenza di eventuali particolari istruzioni stabilite per l’accompagnamento musicale dal vivo durante le proiezioni (praticata abituale durante il periodo del cinema muto). Per questo progetto la composizione è creata ed eseguita dal gruppo Diatonikachromatik.

Compositori:
Daniel Perrin, François Allaz, Lee Maddeford
Direzione:
Jean Philippe Zwahlen
Interpreti:
Jilles Abravanel: violino, trombone
François Allaz: chitarra,
Matthias Demoulin: percussioni, contrabbasso, clarinetto,
Lee Maddeford: sassofono, bougle alto
Marie Perny: fisarmonica, canto
Daniel Perrin: fisarmonica, bandonéon, clarinetto
Produzione: IMAGES e La Boîte à Frissons

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