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CAMPIONE D'ITALIARenzo Arbore conclude il suo tour al Casinò di Campione

26.05.10 - 16:00
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Renzo Arbore conclude il suo tour al Casinò di Campione

CAMPIONE D'ITALIA - È a Campione d’Italia l’approdo finale del tour di Renzo Arbore con la sua Orchestra italiana, che la sera del 4 giugno, dopo una serie di concerti di successo nel mondo intero, regalerà una speciale colonna sonora alla casa da gioco.

 

Il Casinò municipale dell’enclave si conferma punto di riferimento per il mondo dello spettacolo, specie musicale. Come Gigi D’Alessio, per restare a tempi recenti, anche Arbore ha individuato nel Casinò campionese il luogo più adatto per la conclusione, che è lecito attendersi trionfale, di una tournée che arriva sul limitare del ventennale dell’Orchestra italiana, la formazione che conta 15 elementi, ciascuno da considerare grande solista e massimo specialista del proprio strumento, voluta dal suo indiscusso leader per recuperare ritmi e armonie della canzone napoletana classica.

 

Un atto d’amore che si è trasformato in un successo mondiale: al debutto dell’Orchestra italiana, nel 1991, al Festival di Montreux, sono seguiti concerti su concerti, fino alla strepitosa accoglienza in Cina di chitarre e mandolini, voci e cori, percussioni e fisarmonica. Insomma, quell’Orchestra italiana, un sogno che Renzo Arbore ha saputo realizzare, e grazie alla quale la melodia napoletana classica si è manifestata senza tempo, musica di oggi anche se sul modello naif delle orchestrine partenopee degli inizi del Novecento, capace delle più originali e suggestive contaminazioni, dal rock al blues ai ritmi sudamericani, eppure sempre grata, per espressa manifestazione di Arbore dopo ogni concerto, a Renzo Murolo e a Renato Carosone.

 

Lo stesso Carosone tenne proprio al Casinò di Campione d’Italia il suo ultimo, e per ciò stesso straordinario, show: Renzo Arbore non deve esserselo dimenticato e perciò il 4 giugno ci sarà da attendersi più di un ricordo: Carosone sarà risuscitato e l’Orchestra italiana tributerà anche a lui l’omaggio di un repertorio nel quale, tra “Na sera e maggio” e “I’ te vurria vasà”, spiccano canzoni che, come “O Sarracino”, appartengono alla storia, non  al passato, della musica leggera.

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