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DANZAA Chiasso Speeed della Compagnie Linga

06.12.07 - 19:07
A Chiasso Speeed della Compagnie Linga
L’ossessione della velocità
Speed (63 minutes chrono), creato per l’apertura della X edizione del Festival della danza contemporanea di Losanna, s’interroga sul culto della velocità, un tema particolarmente caro alla compagnia, che in passato aveva già indagato fra i chiaroscuri della nostra società ( le problematiche delle relazioni tra uomo e donna in La kitchen e i meccanismi di seduzione del consumismo in Emballe-moi).

Viviamo con l’ossessione della velocità a tutti i livelli: fisico, virtuale e mentale. Intorno a noi, tutto sembra suggerirci che vivremo meglio se accelereremo al massimo i nostri ritmi e accumuleremo beni senza tregua. La percezione della qualità di vita si è confusa perversamente con l’opulenza e la frenesia. Abbiamo paura di invecchiare e inseguiamo il culto del dinamismo e della giovinezza.

Il gioco della competizione e dello smemoramento
In 63 minuti la compagnia Linga fa una radiografia di una regola di condotta che ci impongono le strutture sociali in cui viviamo.

Stimolati e contaminati dalle tecnologie, scandiamo le nostre esistenze a un ritmo maniacale ed isterico, schiavi di una nozione di avvenire che non va oltre l’istante seguente. Così il tempo è percepito come una successione di momenti isolati: noi balziamo da uno all’altro, intrappolati nel gioco della competizione e dello smemoramento. Misuriamo, cronometriamo, delimitiamo lo spazio e il tempo per ridurre sempre più le distanze. Ma il demone insidioso dell’ipervelocità facilita davvero una maggiore e reale vicinanza all’altro? Quanto ne siamo affascinati e quanto ci tiranneggia?

Speed (63 minutes chrono) non si arena sulla contrapposizione lentezza/velocità, ma s’interroga per cercare di approfondire i desideri di controllo, rendimento ed efficienza che si trovano all’origine della velocità.

Ad un certo punto dello spettacolo,  i ballerini si mettono in fila, come le vertebre di una colonna vertebrale, come se appartenessero tutti a una stessa situazione, che evoca quella sociale in cui si manifesta la smania di essere speed.

La Compagnie Linga
Il suo nome deriva dal simbolo induista della fertilità. È stata fondata dai coreografi Katarzyna Gdaniec et Marco Cantalupo nel 1992. L’anno seguente accettano l’offerta di stabilirsi come compagnia residente al  Théâtre de l’Octogone, a Losanna, dove creano uno spazio dedicato alla ricerca coreografica.

Invitata alle più importanti manifestazioni di danza internazionali, la compagnia ha ricevuto, tra i molti riconoscimenti, il Premio Leonide Massine a Positano e il Prix Jeunes Créateurs / Danse della Fondation Vaudoise pour la Promotion et la Création Artistiques. Ha inoltre firmato opere per altre compagnie (quella del teatro dell’Opera di Dresda e del Teatro Nazionale di Mannheim, il Balletto nazionale del Portogallo,  il Balletto del teatro dell’Opera di Ankara etc.)

Linga ricerca una nuova gestualità contrassegnata dalla collaborazione con musicisti e da un lavoro coreografico attento a generare un vocabolario vicino alle situazioni politiche e sociali.

Katarzyna Gdaniec
Nata in Polonia, studia all’Accademia Vaganova di San Pietroburgo e alla Scuola Nazionale di Danza di Gdansk. Vince il Concorso nazionale di Gdansk e il Prix de Lausanne. Al Ballet du XX Siècle a Bruxelles interpreta per otto anni, dal 1985, i ruoli più importanti del repertorio di Maurice Béjart.

Nel 1987 avvia la sua attività di coreografa, che diventa predominante dal 1992, quando lascia la Béjart Ballet Lausanne per fondare con Marco Cantalupo la Compagnia Linga.

Marco Cantalupo
Nato a Genova (Italia), studia danza al Teatro della Scala di Milano e al teatro dell’Opera di Amburgo, dove si diploma. Diversi soggiorni negli Stati Uniti gli permettono di approfondire la tecnica Limón e di lavorare con il coreografo Daniel Ezralow. Dal 1989 è autore di molte coreografie per compagnie indipendenti italiane.

Cinema Teatro

Giovedì 13 dicembre 2007, ore 20.30

S p e e e d (63 minutes chrono)

Compagnie Linga

Ideazione e coreografia Katarzyna Gdaniec & Marco Cantalupo

Interpreti
Anna Basti, Elodie Boulet, Johana Cessiecq, Gérald Durand, Ai Koyama, Giacomo Milli, Martin Roehrich, Saein Shim

Musiche
Philip Jeck, Richie Hawtin, Goem, Plastikman, Svarle Greiner, Thomas Brinkmann, Johann Johannsson

Luci
Bert de Raeymaecker

Montaggio sonoro
François Planson

Produzione
Compagnie Linga, Lausanne/Théâtre Octogone/Festival internazionale de danse contemporaine Sévelin 36, Lausanne

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