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CANNESAl via ogi il Festival nel segno di Almodovar, Thurman e Pitt

12.05.04 - 08:39
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Al via ogi il Festival nel segno di Almodovar, Thurman e Pitt

CANNES  - Almodovar, i fratelli Coen, Uma Thurman, Quentin Tarantino. Ma anche Laura Morante, Brad Pitt, Charlize Theron, Tom Hanks. Il Festival di Cannes, numero 57, aprirà oggi i battenti deciso a riconquistare terreno dopo la deludente edizione dello scorso anno. Meno film in concorso, piu' star, meno francesi, piu' americani, esordienti assoluti, casi annunciati e kolossal, questa la ricetta scelta dagli organizzatori. CONCORSO: Sono in tutto 18 i film in concorso. Unico italiano Paolo Sorrentino con ''Le conseguenze dell'amore'' (anche lo scorso anno il solo Pupi Avati, con 'Il cuore altrove' fu selezionato per il concorso) e, per la prima volta dopo 11 anni, in gara anche anche un film tedesco, ''Die fetten jahre sind vorbeith'' di Hans Weingartner. Ma la 57esima edizione della manifestazione segna soprattutto il ritorno in forze degli americani sulla Croisette, dopo la defezione dello scorso anno. Cinque i film prodotti o coprodotti dagli Usa in corsa per la Palma d'oro: ''Fahrenheit, 9/11'' di Michael Moore, ''The Motorcycle Diaries'' di Walter Salles, ''Ladykillers'' di Joel ed Ethan Coen, ''The Life and Death of Peter Sellers'' di Stephen Hopkins, ''Shrek 2'' di Andrew Adamson, Kelly Asbury e Conrad Vernon).

E ancora, sempre in concorso: ''2040'' di Wong Kar-Wai, ''Clean'' di Olivier Assayas, ''Comme une image'' di Agnes Jaoui, ''Exils'' di Tony Gatlif, ''Innocence'' di Mamoru Oshii, ''La femme est l'avenir de l'homme'' di Hong Sang-soo, ''La nina santa'' di Lucrecia Martel, ''Noboby Knows'' di Kore-Eda Hirokazu, ''Old Boy'' di Park Chan-Wook, ''Tropical Malady'' di Apichatpong Weerasethakul, ''Zivot Je Cudo'' di Emir Kusturica. LO SBARCO DEGLI AMERICANI: Cinque film in concorso, altrettanti quelli fuori concorso (''De-lovely'' di Irvin Winkler, ''Dawn of the Dead'' di Zack Snyder, ''Kill Bill Volume 2'' di Quentin Tarantino, ''Bad Santa'' di Terry Zwigoff, ''Troy'' di Wolfgang Petersen). A questi si aggiunge ''The Assassination of Richard Nixon'' di Niels Mueller in ''Un Certain Regard''. Gli americani sbarcheranno in forze a Cannes. Occhi puntati sul nuovo film dei Coen, il remake della 'Signora omicidi', il sequel di 'Shrek' (sulla Croisette ci saranno tutte le voci originali tra cui Mike Myers, Cameron Diaz e Eddie Murphy) e 'Troy', il mito di Achille con Brad Pitt in versione 'palestrato'.

SORRENTINO, UNICO ITALIANO IN CONCORSO
'Le conseguenze dell'amore' di Paolo Sorrentino e' l'unico film italiano che concorre per la Palma d'oro. ''Racconto la mafia invisibile, quella di cui si parla poco sui giornali ma che e' presente eccome nel nostro Paese'', dice il regista 34enne napoletano. Nel cast, Tony Servillo e Olivia Magnani, sulla Croisette 58 anni dopo la nonna Anna che trionfo' con 'Roma citta' aperta'. Film drammatico, ambientato nella Svizzera italiana, prodotto dalla Fandango di Domenico Procacci, racconta la storia di un uomo, Titta di Girolamo, che vive in un albergo come un recluso e ha una leggera infatuazione per una ragazza che lavora nell'hotel. Il mistero del protagonista, che si rivelera' un messo della criminalita' organizzata, e' in una valigia piena di un milione di dollari che l'uomo deve trasportare settimanalmente in una banca. Nel cast anche Adriano Giannini e Raffaele Pisu.

IL CASO POLITICO
 'La temperatura a cui brucia la liberta'' e' il sottotitolo di 'Farenheit 9/11', nuovo documentario di Michael Moore, gia' caso politico clamoroso prima di cominciare. Non solo perche' il film, in concorso, conterrebbe rivelazioni scottanti sugli avvenimenti dell'11 settembre, sul presunto legame tra la famiglia di George W. Bush e Osam Bin Laden, nonche' sul modo in cui il presidente Usa avrebbe strumentalizzato la tragedia a livello internazionale. Ma anche perche' la Disney ha proibito alla Miramax (sua consociata) di distribuire nelle sale il film. La polemica sulle ragioni che avrebbero spinto allo 'stop' e' tuttora in corso. L'unica cosa certa e' che con o senza Disney, il film arrivera' nelle sale americane il 2 luglio.


ALMODOVAR E KUSTURICA
 Il Festival di Cannes sara' segnato anche dai nuovi film di due tra i piu' importanti registi del nostro tempo. 'La mala educacion' di Pedro Almodovar, con la star spagnola Gael Garcia Bernal, film scandalo che aprira' il Festival: la storia di due adolescenti che studiano dai salesiani e vengono molestati da un prete. In concorso ci sara' 'La vie est un miracle!' nuovo film del serbo Emir Kusturica, che arriva dopo due anni di lavorazione: una storia onirica tra un serbo e una bosniaca durante la guerra dei Balcani. LE STAR: Glamour sara' la parola piu' abusata del prossimo Festival di Cannes. Ma e' comunque appropriata. L'elenco dei divi imn arrivo sulla Croisette, approssimato per difetto, comprende Brad Pitt che arrivera' forse accompagnato dalla moglie Jennifer Aniston e dagli altri membri del cast di 'Troy', Eric Bana, Orlando Bloom, Brian Cox e Peter O'Toole. Attesi sulla Croisette anche Tom Hanks, protagonista di ''Ladykillers'' dei Coen. E ancora Eddie Murphy, Mike Myers, Cameron Diaz, Julie Andrews, Antonio Banderas, Rupert Everett, Quentin Tarantino, Uma Thurman, Sean Penn, Naomi Watts, Kevin Kline, Ashley Judd e Greta Scacchi.


LA GIURIA
Anche questa e' di primissimo piano. Presieduta da Quentin Tarantino (che portera' fuori concorso il secondo volume di 'Kill Bill'), sara' composta da Emmanuelle Beart, Tilda Swinton, Kathleen Turner, dalla scrittrice americana Edwige Danticat, dall'attore belga Benoit Poelvoorde, dai registi Jerry Shatzberg e Tsui Hark e dal critico Peter von Bagh.

 LA PROTESTA
 La vera incognita del Festival. Rappresentanze di maestranze e addetti ai lavori sono decisi a 'boicottare' la rassegna per protestare contro la decisione del governo francese di tagliare i finanziamenti. ''Cannes non puo' partire come al solito'', ha detto Jean Voirin, responsabile del settore spettacolo della Cgt, il sindacato francese. La protesta segue la proposta del ministro della Cultura francese, Renaud Donnedieu de Vabres, di rivedere il piano del governo per la distribuzione di contratti a termine per gli artisti e gli addetti ai lavori. La protesta si fa ogni giorno piu' dura e gli esiti sono imprevedibili.


 

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