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SOLETTAAl via oggi la 39esima edizione delle Giornate cinematografiche

19.01.04 - 09:20
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Al via oggi la 39esima edizione delle Giornate cinematografiche

SOLETTA- Tocchera' oggi a Micheline Calmy- Rey inaugurare la 39esima edizione delle Giornate cinematografiche di Soletta. Fino a domenica 25 gennaio la rassegna mostrerà ai circa 40.000 cinefili attesi 250 produzioni, tra cui 170 nuovi film svizzeri.

Oltre a proiettare una selezione delle produzioni cinematografiche degli ultimi dodici mesi, la manifestazione è anche un punto d'incontro per gli operatori elvetici del ramo. Con circa 170 nuovi film svizzeri, tra cui 23 lungometraggi di finzione e 26 lungometraggi documentaristici, Soletta rimane il festival del cinema rossocrociato.

La sezione principale, ''Panorama Svizzera'', conta 170 film selezionati tra le 358 opere realizzate nella Confederazione nel 2003, anno che ha assistito a una nuova crescita della produzione nazionale di film. L'unico lungometraggio di fiction ticinese proiettato è ''La diga'', di Fulvio Bernasconi.


Particolarmente attese sono le anteprime. Il festival sarà aperto dal documentario ''Krokus - as long as we live'' dello zurighese Reto Caduff, che racconta la storia della più famosa rockband elvetica, formata nel 1974 proprio a Soletta. Seguirà l'anteprima svizzera del lungometraggio ''The Definition of Insanity'' del basilese Frank Matter e del newyorkese Robert Margolis, che interpreta anche il ruolo principale del film tragicomico incentrato sui sogni e sulle delusioni di un attore che vive nella Grande Mela. Un'altra anteprima svizzera sarà, giovedì sera, ''Wenn der Richtige kommt'' del solettese Oliver Paulus e del tedesco Stefan Hillebrandt. Il film ha ottenuto un riconoscimento lo scorso autunno al prestigioso Festival del film di San Sebastian, in Spagna.

Il punto culminante della manifestazione dovrebbe però essere la proiezione, sabato sera, di ''Strahl'' dello zurighese Manuel Flurin Hendry. Il giovane regista racconta la storia dell'ispettore zurighese Strahl, che nella lotta contro il traffico di droga finisce a sua volta in una spirale di dipendenza e violenza.

Quanto ai documentari, il più atteso è ''Halleluja! der Herr ist verruckt'' del bernese Alfredo Knuchel, in programma venerdì sera. Il regista segue le tracce di Adolf Wolfli (1864-1930), uno dei maggiori esponenti della corrente artistica comunemente denominata Art Brut, rinchiuso nel manicomio di Waldau. Il lungometraggio è un ritratto di cinque pazienti dell'istituto, ormai trasformato in clinica psichiatrica, che si dedicano anche loro alla pittura.

Diversi i documentari provenienti dal Ticino, tra cui ''Sogno di Tango'' di Jesse Amirouche Allaoua, ''Jaco, un ticinese in guerra con gli inglesi'' di Michelangelo Gandolfi, ''Le sorelle Guerra'' di Francesca Molo e ''Mussolini, Churchill e cartoline'' di Villi Hermann. A quest'ultimo film è pure dedicata un'esposizione con fotografie di Christian Schiefer della regione di frontiera ticinese tra il 1939 e il 1945. La retrospettiva è dedicata per la prima volta a un attore, il ginevrino Jean-Luc Bideau. La rassegna proporrà dodici film in cui ha recitato, tra cui ''La salamandre'' di Alain Tanner, ''L'invitation'' di Claude Goretta e ''La fille de d'Artagnan'' di Bertrand Tavernier. La sezione ''Invito'' è consacrata quest'anno alla Polonia. Verranno mostrati 15 film realizzati negli ultimi tre anni, tra cui anche opere di registi noti come Jerzy Stuhr e Krzysztof Zanussi. Come sempre, altre sezioni sono dedicate ai film per il giovane pubblico, ai cortometraggi internazionali, alle coproduzioni svizzere e ai film d'animazione.

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