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Cosa fare in caso di cadute che comportano danni ai denti decidui?
Cascare dal triciclo, scivolare sul bagnato, inciampare: il modo di cadere un bambino lo trova sempre! Di solito le conseguenze vanno dal bernoccolo al ginocchio sbucciato passando per graffi e lividi sparsi, ma può anche capitare che a rimetterci siano i dentini da latte. Che fare, allora, se un dente deciduo si sposta, si spezza o cade? Il consiglio immediato è di rivolgersi al dentista pediatrico, come conferma la dottoressa Laura Strohmenger, docente di odontoiatria all'Università di Milano.
Il dentista pediatrico, infatti, valutate l'entità del trauma e l'età dal bambino, stabilirà quale sia l'intervento migliore. Tendenzialmente si evitano la radiografia, soprattutto se il pargolo è molto piccolo e difficilmente rimarrebbe fermo, invalidando il risultato dell'esame. In caso di dentino rientrato o fuoriuscito dalla gengiva, escluse altre fratture, lo specialista lascerà che il dente ritorni al suo posto da solo in caso di intrusione, (e deciderà di toglierlo nel caso non avvenga, e proverà a rimetterlo al suo posto con una leggera sedazione del piccolo. Se il dentino è caduto o si è spezzato, invece, non serve fare alcunché. Solo se il dente è scheggiato o spezzato irregolarmente, il dentista pediatrico valuterà se ricorrere a qualche rimedio per evitare complicazioni.
Se dopo la caduta sembra che i dentini non abbiano riportato traumi e dopo qualche giorno se ne vede uno annerire, significherà che il trauma c'è stato e la radice del dente interessato risulta compromessa. In assenza di ascesso, indicato da una pallina bianca che si vede alla base del dente, non bisogna fare nulla di particolare. Fermo restando che un trauma ai denti non ne compromette l'allineamento definitivo o la maggiore fragilità da grandi, è sempre opportuno consultare un dentista pediatrico per garantire la miglior cura dei denti sin da bambini.
TMT (ti.mamme team)
