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«Questa tecnologia mi affascina»

Risanamento Energetico«Questa tecnologia mi affascina»

16.04.21 - 08:00
Prima Roland Zobrist installava sistemi di riscaldamento a nafta.
Foto: Jan Graber
Roland Zobrist dirige la PMI Vorburger AG di Aarau. 
Roland Zobrist dirige la PMI Vorburger AG di Aarau. 
«Questa tecnologia mi affascina»
Prima Roland Zobrist installava sistemi di riscaldamento a nafta.
Ora invece è un convinto sostenitore dei sistemi a pompa di calore. Questo cambiamento ha acuito anche la sua consapevolezza in ambito ambientale.

«Il mio lavoro è cambiato radicalmente», spiega Roland Zobrist mentre tiene d’occhio lo schermo su cui si vedono immagini di installazioni a pompa di calore. Prima bastava fare una chiamata allo spazzacamino per installare un nuovo impianto di riscaldamento a nafta. Era conveniente, veloce e semplice; ecco perché ancora oggi i sistemi di riscaldamento ad energia fossile sono molto diffusi. Secondo l’Ufficio federale di statistica, attualmente circa il 60 per cento delle case è riscaldato con sistemi a nafta o a gas.

«Un sistema a pompa di calore necessita di una pianificazione maggiore», spiega Zobrist. È il direttore della Kurt Vorburger AG di Aarau-Rohr, una PMI con cinquanta collaboratori. Dall’officina al piano terra si sentono rumori di martello mentre al piano di sopra Zobrist spiega come sia passato da installatore di impianti a gas a convinto sostenitore delle pompe di calore.

Costi elevati per cominciare, conveniente in seguito

La svolta è avvenuta circa quindici anni fa. «La consapevolezza ecologica delle persone è cresciuta e così anche la mia», spiega l’esperto montatore di riscaldamenti e sanitari. Ha capito che i vettori energetici fossili andavano utilizzati per scopi più significativi rispetto al riscaldamento delle case. È rimasto inoltre affascinato dal veloce sviluppo della tecnologia delle pompe di calore e dalle molte possibilità che offre. Zobrist ha seguito una formazione supplementare e ha deciso di cambiare completamente anche la sua figura professionale: invece di installare personalmente i sistemi di riscaldamento, ha deciso di guidare progetti. Ha rilevato la direzione della ditta e ora si occupa di consulenza e vendita. «Prima non era necessaria nessuna consulenza», spiega. Gli impianti a nafta non richiedevano particolare pianificazione ed era chiaro che la scelta era limitata tra riscaldamento a nafta o a gas.

«I vettori energetici fossili vanno utilizzati per scopi più significativi che il riscaldamento delle case.»

Le pompe di calore sono invece sistemi complessi. «Ci occupiamo sia di risanamenti che di nuovi impianti», spiega. Un sistema di dimensioni sbagliate può causare numerosi problemi. Se ad esempio si sceglie di abbinare un impianto fotovoltaico, questo deve essere integrato in maniera intelligente. È inoltre necessario considerare l’isolamento della casa, gli ampliamenti pianificati ed eventuali vicini. Poi occorre verificare le fonti di calore: è possibile installare un’efficiente pompa di calore con sonda geotermica o il calore dovrà essere ricavato dall’aria?
«L’installazione di un sistema a pompa di calore è nettamente più cara», spiega Zobrist. Dopo 15 o 20 anni di impiego, arriva tuttavia a costare un terzo in meno anche grazie ai costi di manutenzione decisamente ridotti.

La consapevolezza personale cresce

Non è solo Zobrist ad essere convinto che i riscaldamenti a nafta e a gas appartengano ormai al passato. «Al giorno d’oggi, l’80 per cento dei nostri clienti sceglie un sistema di riscaldamento a pompa di calore», spiega. Solo una piccola parte opta ancora per la nafta o il gas. «Soprattutto le persone a partire dai 50 anni e i più giovani sono aperti a sistemi più sostenibili», spiega il quarantatreenne. La generazione di mezzo è meno schizzinosa a causa degli aspetti finanziari.

Per Zobrist, il passaggio da installatore di sistemi a nafta a consulente per pompe di calore ha portato una maggiore consapevolezza ecologica. Zobrist: «Oggi faccio molta più attenzione alla provenienza dei prodotti, ai trasporti utilizzati e a come vengono smaltiti.»


Ecco come funziona una pompa di calore

Il frigorifero a rovescio: video esplicativo sulle pompe di calore.
Video: Stiebel Eltron

La pompa di calore è essenzialmente un frigorifero a rovescio. Invece di raffreddare l’aria calda utilizzando l’elettricità e disperdendo il calore all’esterno, la pompa di calore utilizza il calore dell’ambiente circostante: il calore viene fatto evaporare (se non è già presente nell’aria) e in seguito condensato e riscaldato grazie all’energia elettrica e a un compressore simile a quello di una pentola a pressione. Il sistema può estrarre il calore necessario da tre fonti differenti: dall’aria, dall’acqua sotterranea o dal suolo. Le pompe di calore ottengono circa tre quarti del calore da fonti naturali nell’ambiente circostante. Solo una piccola parte dell’energia viene utilizzata per il funzionamento dell’impianto. Le pompe di calore generano quindi il 90 per cento in meno di emissioni di CO2 rispetto ai riscaldamenti a nafta.

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