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Mobilità«Nel 2022 i distributori di idrogeno raddoppieranno»

18.01.22 - 10:20
Per quanto riguarda il traffico stradale, per ora le batterie sono nettamente in vantaggio.
Foto: zVg
Il 24 novembre 2021 a Müntschemier, nel Seeland bernese, è stato aperto il nono e più recente distributore di idrogeno. Appartiene al grande distributore svizzero di verdure Schwab-Guillod.
Il 24 novembre 2021 a Müntschemier, nel Seeland bernese, è stato aperto il nono e più recente distributore di idrogeno. Appartiene al grande distributore svizzero di verdure Schwab-Guillod.
«Nel 2022 i distributori di idrogeno raddoppieranno»
Per quanto riguarda il traffico stradale, per ora le batterie sono nettamente in vantaggio.
La crescente rete di distributori di idrogeno potrebbe però cambiare le cose. L’idrogeno offre inoltre diversi vantaggi rispetto alle batterie.

L’idrogeno nella mobilità si comporta come il dilemma dell’uovo e della gallina: le auto alimentate a idrogeno hanno bisogno di distributori. Se questi mancano, non vengono costruite auto a idrogeno. E senza acquirenti non ha senso per i gestori dei distributori investire in costosi serbatoi di idrogeno.

Per spezzare questo circolo vizioso, nel 2018 sette imprese hanno fondato l’Associazione promotrice Mobilità H2 Svizzera che cresce rapidamente e ora conta 21 membri tra cui Coop, Migros, Galliker e Socar.

L’associazione promuove la costruzione di distributori di idrogeno. Per rendere l’affare attrattivo per i gestori, i membri stessi diventano nuovi clienti grazie ai loro camion a idrogeno. «Attualmente sono in servizio nove distributori ma nel 2022 il numero raddoppierà», spiega Jörg Ackermann, presidente dell’associazione.

20 minuti: Jörg Ackermann, le vendite di auto elettriche sono esplose. La tecnologia a batteria non ha ormai sorpassato definitivamente l’idrogeno?

Jörg Ackermann: Non dovremmo mettere le due tecnologie in competizione. L’obiettivo più importante è ridurre la CO2 generata dal traffico. La trazione elettrica alimentata a idrogeno presenta però molti vantaggi.

Quali?

Per le auto a idrogeno, è possibile fare il pieno come per le auto a benzina: in pochi minuti il serbatoio è pieno. Hanno la stessa autonomia, quindi non è necessario cambiare lo stile di guida. L’idrogeno è inoltre l’accumulatore di energia ideale su larga scala.

Cosa intende con questo?

L’idrogeno è l’accumulatore perfetto per l’elettricità prodotta dalle centrali eoliche, idriche e solari. Può essere trasportato e utilizzato pian piano per esempio per riscaldamenti o sistemi di alimentazione di emergenza. L’idrogeno è poi un vettore energetico che può alimentare, tra le altre cose, anche le automobili.

Torniamo quindi al traffico. Perché volete promuovere la mobilità a idrogeno?

Le imprese con automezzi propri come Coop o Galliker si sono chieste: come sarà il parco veicoli del futuro? Riteniamo che l’idrogeno offra grandi vantaggi legati soprattutto alla velocità di rifornimento. Un altro vantaggio è che con l’idrogeno i gestori dei distributori potranno mantenere il loro lavoro.

Cosa deve essere fatto per far sì che l’idrogeno si affermi?

Abbiamo bisogno di ancora più camion alimentati a idrogeno. In questo modo potremmo creare una rete di distributori lucrativa dal punto di vista economico. Una volta creata la rete, l’idrogeno diventerà interessante anche per i mezzi privati. Attualmente viene sviluppata anche una stazione di ricarica mobile chiamata Kvyreen che può fornire energia senza bisogno di collegarsi alla rete elettrica, utile ad esempio per un open air.

Le case automobilistiche sono ancora interessate all’idrogeno?

Ufficialmente qui da noi sono disponibili solo due modelli di automobili di case automobilistiche asiatiche ma dietro le quinte si continua a lavorare su nuovi modelli. La distanza tra auto elettriche a batteria e auto elettriche a idrogeno è minima. Per quanto riguarda il motore, per la maggior parte si tratta della stessa tecnologia. Anche per i veicoli commerciali, presto due attori importanti proporranno nuove opzioni sul mercato.

Molti ritengono ancora che l’idrogeno non sia sicuro.

Questo non è più un problema. La pressione elevata, la tecnologia della ventilazione e la diffusione dell’H2 sono ormai sotto controllo. Nel settore della mobilità, le sostanze gassose non sono una novità.

 


Associazione promotrice Mobilità H2
L’Associazione promotrice Mobilità H2 è stata creata da sette membri fondatori. Oggi è composta da 21 membri che forniscono un contributo attivo alla costruzione di una rete di distributori e alla promozione della domanda di mobilità a idrogeno.
L’associazione è a tempo determinato e verrà sciolta una volta che gli obiettivi saranno raggiunti. Jörg Ackermann fa parte dei quadri dirigenti di Coop ed è presidente dell’associazione promotrice.

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