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Innovazione & energiaLa metà di noi si sente in colpa prendendo l’aereo

03.11.21 - 11:30
L’ultima edizione del barometro della clientela sul tema dell’energia mostra che la consapevolezza ambientale aumenta.
Foto: 20min/Marco Zangger
Cresce la consapevolezza ambientale: l’opinione della popolazione svizzera viene rilevata annualmente nell’ambito di un barometro della clientela sulle energie rinnovabili e sulla protezione climatica.  
Cresce la consapevolezza ambientale: l’opinione della popolazione svizzera viene rilevata annualmente nell’ambito di un barometro della clientela sulle energie rinnovabili e sulla protezione climatica.  
La metà di noi si sente in colpa prendendo l’aereo
L’ultima edizione del barometro della clientela sul tema dell’energia mostra che la consapevolezza ambientale aumenta.
È stato inoltre identificato un nuovo e promettente segmento di mercato: gli «Early Electrifiers».

Non sono solo i cambiamenti climatici stessi ad avere un influsso importante sulle decisioni politiche ed economiche ma anche, e soprattutto, la nostra visione degli stessi. Quali sono le tendenze attuali in fatto di mobilità ed energie rinnovabili? In quali settori le persone sono pronte al cambiamento e in quali oppongono invece ancora resistenza? Dove si può preparare il terreno? Per ottenere una panoramica dell’umore attuale della popolazione, l’Università di San Gallo, in collaborazione con SvizzeraEnergia e Raiffeisen, redige ogni anno un barometro della clientela sulle energie rinnovabili. L’edizione 2021 è appena stata pubblicata.

Lo studio mostra che tutti i settori che portano benefici alla protezione climatica sono in crescita. «La mobilità elettrica in particolare registra attualmente una crescita molto marcata», spiega il prof. dr. Rolf Wüstenhagen, responsabile dello studio. È stato inoltre rilevato che la maggior parte dei proprietari di un‘auto elettrica effettua la ricarica a casa. Solo l’uno per cento la ricarica presso il posto di lavoro. «In questo settore c’è un grande potenziale di interazione con il fotovoltaico», spiega Wüstenhagen.

Gli eventi meteorologici estremi modificano la consapevolezza

Anche gli impianti fotovoltaici privati, le pompe di calore e gli accumulatori a batteria diventano sempre più desiderati dagli svizzeri. Secondo Wüstenhagen, si possono notare i primi segni di una curva esponenziale, ossia una crescita sempre più rapida della domanda.

Le domande dello studio erano inoltre incentrate sulle posizioni di base per quanto riguarda il clima. Il 91 per cento dei partecipanti ha dichiarato che le questioni climatiche sono di primaria importanza nonostante la pandemia di covid19. Il 78 per cento degli intervistati ha dichiarato di non aver mai vissuto tanti eventi meteorologici estremi come nell’estate del 2021.

Di conseguenza, circa la metà degli intervistati ha dichiarato che si sente in colpa quando decide di utilizzare l’aereo. Tuttavia, solo in rari casi la cattiva coscienza porta a un effettivo cambiamento delle abitudini di comportamento, spiega Wüstenhagen. Da quando è iniziata la pandemia, la percentuale delle persone che si impegnano a viaggiare con il treno per proteggere il clima è comunque aumentata del 37 per cento.

Le possibilità offerte dagli «Early Electrifiers»
Il 68 per cento degli intervistati ritiene inoltre che il no alla legge sul CO2 dell’estate 2021 non fosse un no generale alla protezione climatica. Viene così confermata la valutazione data dalla consigliera federale Simonetta Sommaruga subito dopo la votazione.

La maggior parte (62%) degli intervistati vede un rischio per la piazza finanziaria svizzera in caso di investimenti sui vettori energetici fossili. «Gli investimenti in carbone, nafta e gas all’estero vengono sempre più spesso considerati come investimenti sbagliati», spiega Wüstenhagen.

C’è inoltre una grande uniformità nelle risposte alla domanda su dove i fornitori di energia svizzeri dovrebbero investire nelle energie rinnovabili: mentre una buona metà degli intervistati ritiene che sia sensato che oggi questi investimenti avvengano prevalentemente all’estero, il 94 per cento sarebbe favorevole a un aumento degli investimenti nel nostro Paese. «Una buona parte della popolazione vorrebbe che i blocchi esistenti venissero superati», spiega Wüstenhagen.

Lo studio ha anche identificato un nuovo tipo di cittadino svizzero: l’«Early Electrifier», ossia le persone che amano le nuove tecnologie come accumulatori a batteria, mobilità elettrica e impianti solari sul tetto. «Questo gruppo target potrebbe dare un’ulteriore spinta agli sforzi per contrastare i cambiamenti climatici», spiega il responsabile dello studio.

Il barometro della clientela 2021 è stato pubblicato il 3 novembre.

Il barometro della clientela
Il barometro della clientela sulle energie rinnovabili tasta il polso degli svizzeri sui temi dell’energia e della protezione del clima. Lo studio viene effettuato ogni anno dall’Università di San Gallo in collaborazione con SvizzeraEnergia e Raiffeisen. Il punto focale dello studio di quest’anno sono l’interazione tra mobilità elettrica, energia solare e pompe di calore, gli impianti fotovoltaici integrati negli edifici e gli investimenti finanziari. Sono stati intervistati oltre mille partecipanti di tutte le età, di tutti i livelli di formazione e di tutte le classi di reddito nella Svizzera tedesca e romanda. I dati vengono analizzati scientificamente ma vengono utilizzati anche per valutare la situazione politica e fanno da base per lo sviluppo dei prodotti. I partecipanti sono selezionati in modo rappresentativo dai maggiori panel online per consumatori della Svizzera. Il team dello studio è composto dal dr. prof. Rolf Wüstenhagen (responsabile), dal dr. Beatrice Petrovich e da Stephan Gahrens.

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