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Innovazione & energiaQuanto è «green» il vostro Comune?

27.04.21 - 10:23
20min/Simon Glauser
Svolta energetica, avanti tutta: il Reporter dell’energia misura anche quante auto elettriche sono presenti sul totale del traffico in un determinato Comune
Svolta energetica, avanti tutta: il Reporter dell’energia misura anche quante auto elettriche sono presenti sul totale del traffico in un determinato Comune
Quanto è «green» il vostro Comune?
Uno strumento online mostra quante auto elettriche, impianti solari e sistemi di riscaldamento rinnovabili sono in funzione nel vostro Comune. Le città arrancano sul fondo della classifica.

Conoscete Isenthal? Onnens (VD)? Saas-Fee? Quest’ultimo Comune dovrebbe essere famigliare alla maggior parte di noi in quanto è uno dei maggiori centri per gli sport invernali. Sono in pochi a sapere invece che a Saas-Fee un’auto ogni dieci è elettrica e che questo Comune è uno dei più avanzati a livello svizzero in questo campo.

Onnens detiene invece il primato per quanto riguarda la produzione di elettricità con energia solare: questo Comune sfrutta oltre il 68 per cento del potenziale solare dei suoi tetti. E Isenthal? Questo Comune sul Lago dei quattro Cantoni è in testa alla classifica nel settore dei sistemi di riscaldamento rinnovabili: l’89,5 per cento (!) degli edifici sfrutta un sistema di riscaldamento alimentato con energie rinnovabili.

Le città sono ancora molto indietro

Tutte queste informazioni sono disponibili grazie al Reporter energetico dell’impresa svizzera Geoimpact sviluppato in collaborazione con SvizzeraEnergia e il Digital Innovation Office dell’Ufficio federale dell’energia (UFE).

Lo strumento è tanto semplice quanto geniale: inserite il nome del Comune, confermate e lo strumento vi mostrerà come è posizionato quel Comune sul percorso verso l’utilizzo delle energie rinnovabili. Il test mostra inoltre che le città come Zurigo, Ginevra e Lugano sono ancora molto indietro.

Questo tipo di dati veniva già rilevato in precedenza. «Il Reporter energetico migliora in maniera significativa le basi di dati e le informazioni esistenti», spiega il dr. Fabian Heymann, specialista del Digital Innovation Office dell’UFE. I dati si basano su fonti diverse e già accessibili tra cui il registro dei veicoli svizzero, il registro degli impianti fotovoltaici e il registro degli edifici.

Non è una gara

Il risultato non è direttamente comparabile con le più approfondite statistiche. Si basa su dati accessibili al pubblico e stime, spiega Heymann: «Il Reporter energetico va considerato come un indicatore da seguire che rappresenta le tendenze e gli sviluppi.» I dati vengono affinati costantemente ed è immaginabile che presto verranno implementati altri fattori oltre ai valori relativi alle auto elettriche, alla produzione di energia solare e ai sistemi di riscaldamento sostenibili.

«Il Reporter energetico mostra le tendenze e gli sviluppi»

«Con il Reporter energetico vogliamo rendere il futuro energetico della Svizzera più facile da concepire e raffigurare», spiega Heymann. Il Reporter energetico vuole sensibilizzare la popolazione sul tema del futuro dell’energia e potrebbe servire da base per le decisioni politiche prese a livello comunale, cantonale e federale.

Non si tratta di scatenare una competizione tra Comuni, spiega: «Vogliamo prima di tutto mostrare in modo trasparente lo stato attuale della trasformazione del sistema energetico svizzero». Se poi riuscirà a dare una certa dinamicità alla svolta da vettori energetici fossili verso le energie rinnovabili, sarà un bonus gradito.

Il Digital Innovation Office

Il Digital Innovation Office dell’Ufficio federale dell’energia è costituito da un gruppo interdisciplinare di esperti e analizza, coinvolgendo le sezioni specializzate, gli sviluppi correnti e gli effetti più importanti della digitalizzazione nel settore dell’energia. In questo settore sostiene inoltre attivamente le innovazioni digitali come ad esempio il Reporter energetico. Lo scopo: sfruttare al meglio le possibilità offerte dalla digitalizzazione nell’economia energetica e al contempo moderarne i rischi.

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