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CANTONE«Non si faccia di ogni topolino un fascio!»

16.11.18 - 16:44
Il coordinatore Udc di Losone Alfredo Soldati smorza i toni sulla vicenda che ha riportato alla ribalta la campagna "Bala i Ratt" e ammonisce: «Troppa mala-informazione»
Ti Press/Alfredo Soldati
«Non si faccia di ogni topolino un fascio!»
Il coordinatore Udc di Losone Alfredo Soldati smorza i toni sulla vicenda che ha riportato alla ribalta la campagna "Bala i Ratt" e ammonisce: «Troppa mala-informazione»

LOSONE - In Ticino se n’è parlato poco. In Italia invece la vicenda ha fatto scorrere fiumi d’inchiostro, tanto che ne hanno riferito dapprima i quotidiani lombardi, come “La Provincia di Como”, e in seguito pure quelli a tiratura nazionale come “Repubblica”.

Ora il responsabile dello “scandalo” ha deciso di rompere il silenzio e di far luce sui «presunti volantini anti-italiani», i quali altro non sono che alcuni calepini rimasti in magazzino dopo la campagna elettorale dell’Udc del 2010. Taccuini raffiguranti gli ormai celebri topolini intenti a rubare il formaggio svizzero.

Alfredo Soldati, coordinatore UDC Sezione di Losone, non pensava infatti di sollevare il polverone mediatico per il quale sono intervenute anche personalità politiche del Bel Paese come il deputato del Movimento 5 Stelle Niccolò Invidia o l’eurodeputata di Forza Italia Lara Comi. Semplicemente voleva, «all’insaputa della dirigenza del partito, offrire un gesto di attenzione nei confronti dei presenti che quella campagna se la ricordano bene».

Nessun intento propagandistico, dunque: «Se avessi saputo prima che la cosa avrebbe fatto di nuovo scorrere fiume di bile oltrefrontiera, mi sarei probabilmente organizzato meglio», precisa Soldati. Il quale, infine, ammonisce: «Troppo spesso si fa informazione a sproposito, senza etica, ma soprattutto senza i necessari approfondimenti».

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