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CANTONEMinori in fuga e indagini preventive: presentati i nuovi strumenti di polizia

19.02.18 - 11:39
Modifiche per quanto riguarda la custodia delle persone, la trattenuta dei minorenni e le indagini preventive. Norman Gobbi: «L’ammodernamento di questi articoli risponde all’evoluzione della società»
Minori in fuga e indagini preventive: presentati i nuovi strumenti di polizia
Modifiche per quanto riguarda la custodia delle persone, la trattenuta dei minorenni e le indagini preventive. Norman Gobbi: «L’ammodernamento di questi articoli risponde all’evoluzione della società»

BELLINZONA - La polizia cantonale ticinese avrà in futuro nuove regole di comportamento per quanto riguarda le persone in custodia, la trattenuta dei minorenni e le indagini preventive.

Norman Gobbi e il comandante della polizia cantonale Matteo Cocchi hanno presentato in una conferenza stampa una serie di modifiche alla Legge cantonale sulla polizia. Si tratta di norme «frutto di un lungo lavoro preparatorio» dove hanno preso parte diversi attori, il Ministero pubblico, il Consiglio della Magistratura, nonchè il Magistrato dei minorenni, il Consiglio della magistratura, la Divisione della giustizia, l’Associazione dei giudici di pace, la Pretura penale e l’Incaricato cantonale per la protezione dei dati. Insieme hanno affinato una bozza di Messaggio sottoposta al Consiglio di Stato. Vediamo le novità.

Custodia di polizia – La Polizia potrà decidere la privazione della libertà temporanea nei confronti di persone che rappresentano un grave e imminente pericolo per l’integrità fisica o psichica propria o di altre persone; ad esempio, un individuo aggressivo e in preda all’alcol o a sostanze psicoattive. Come accade in altri Cantoni, la misura potrà avere una durata massima di 24 ore.

Trattenuta e consegna di minorenni – Una nuova norma regola le modalità di trattenuta di minorenni da parte della Polizia cantonale, per il tempo necessario alla loro riconsegna a chi ne detiene la custodia o all’Autorità regionale di protezione, dovrà essere eseguita in locali di polizia adeguati. La misura risponde alla crescente esigenza di gestire in modo adeguato episodi che vedono coinvolti giovani fuggiti da casa o che frequentano luoghi non adatti a loro, talvolta sotto influsso di alcol o di altre sostanze dannose.

Indagini preventive – Analogamente a quanto accade in altri Cantoni, anche la Polizia ticinese potrà disporre di strumenti d’inchiesta preventivi: osservazione, indagine in incognito, inchiesta mascherata, sorveglianza discreta. Le nuove norme, elaborate nel rispetto del quadro legale attuale e secondo le indicazioni della Conferenza dei Direttori dei Dipartimenti cantonali di giustizia e polizia, permetteranno agli agenti di agire con maggiore efficacia prima dell’apertura di un procedimento penale, ad esempio nell’ambito della lotta al traffico di stupefacenti e a reati come la pedofilia su internet.

Si tratta, come ha spiegato il Comandante della Polizia cantonale, di «articoli che vanno a rafforzare le competenze di polizia in ambito preventivo». Novità che si sono rese necessarie perchè i tempi sono cambiati e oggi gli agenti sono confrontati con situazioni ed esperienze diverse rispetto a quelle di 20 anni fa. «L’ammodernamento di questi articoli risponde all’evoluzione della società e dei rapporti interpersonali che chiedono più libertà ma sono sempre più fragili» ha spiegato infine Norman Gobbi.

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