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SVIZZERA / CANTONE«Già sconfessate le promesse pre-votazione sulla strategia energetica?»

04.12.17 - 17:20
Il consigliere nazionale ticinese Lorenzo Quadri chiede spiegazioni riguardo «all'enorme aumento» della tassa sul CO2 sull'olio combustibile licenziato dal Governo federale
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«Già sconfessate le promesse pre-votazione sulla strategia energetica?»
Il consigliere nazionale ticinese Lorenzo Quadri chiede spiegazioni riguardo «all'enorme aumento» della tassa sul CO2 sull'olio combustibile licenziato dal Governo federale

BERNA - «Già sconfessate le promesse pre-votazione sulla strategia energetica?». Il messaggio licenziato negli scorsi giorni dal Consiglio federale riguardo la revisione della Legge sul CO2 2021-203 non è andata giù al consigliere nazionale Lorenzo Quadri. «Esso prevede un aumento enorme delle tasse sul CO2 sull'olio combustibile (da 22 centesimi al litro a 52.5), oltre che divieti per riscaldamenti a nafta nel caso gli obiettivi di riduzione delle emissioni non dovessero venire raggiunti», sottolinea Quadri.

Il consigliere nazionale richiede pertanto lumi al Governo federale su come possano concilliarsi «simili misure con le promesse fatte prima della votazione sulla strategia energetica 2050 secondo le quali i costi della “svolta energetica” non avrebbero superato i 40 franchi all’anno per economia domestica». La risposta del Consiglio federale è attesa nella tradizionale ora delle domande di settimana prossima.

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COMMENTI
 

Nmemo 6 anni fa su tio
L’aumento della tassa sul CO2 ricade essenzialmente sul consumo finale d’idrocarburi. Per contro l’industria, notoriamente un generatore d’importanti immissioni di CO2, può essere esentata dalle nuove misure di tutela ambientale. Immissioni di CO2 sono determinate anche dalla produzione e dalla commercializzazione di beni catalogati “neutri o puliti”. Talvolta le immissioni si ritrovano in attività produttive peraltro sussidiate dallo Stato per altri canali. Il provvedimento ricade pertanto essenzialmente sui consumatori finali, è asimmetrico sotto il profilo della finalità ambientale e sembrerebbe soddisfi più alcune lobby. Come sovente avviene si ammette che la misura non risolve il problema del gas serra terrestre, ma si tartassano i consumatori finali svizzeri suonando sulla sensibile corda della protezione ambientale.

Monello 6 anni fa su tio
Ritengo che il problema del riscaldamento globale sia generato in altre parti del mondo...vedi paese sottosviluppati quali parti dell africa ...dove per ignoranza danno fuoco ad un deposito di copertoni ecc ecc ...e noi ,ovviamente da primi della classe , ci tassano sul fumo prodotto durante 3 mesi dall olio di riscaldamento ..mancano le proporzioni !

Bandito976 6 anni fa su tio
Su questo aumento sono d'accordo. Oggi ci sono alternative e anche molto valide rispetto all'olio da riscaldamento. Bisogna rendersi conto che se andiamo avanti di questo passo ci saranno seri problemi ambientali. Oltre a respirare aria malsana, mangiamo prodotti contaminati. Pensiamoci prima di arrivare al baratro.

SosPettOso 6 anni fa su tio
Se l'economia domestica consuma meno di 133.33litri di olio combustibile resta nei 4o.-fr. Praticamente impossibile! Questo argomento sarà buono da riesumare quando la Leuthard farà altre promesse che non stanno in piedi. Di fatto Quadri pone una domanda utile solo a far notare la sua "rara presenza".

Nmemo 6 anni fa su tio
Lorenzo, p.f. chiedi anche quando tasseranno anche l’aria che espiriamo.

Bär 6 anni fa su tio
governo ladro solo a tassare pensate

mgmb 6 anni fa su tio
Signor Quadri, l'aumento dovrebbe essere non a 52 ma minimo a 100. Possibile che non t'accorgi dell'aria puzzolente che gira a Lugano?. Basta inquinamento con l'olio, bisogna passare all'energia pulita, é un aumento più che giustificato.

GI 6 anni fa su tio
Risposta a mgmb
Avrà tra i suoi "paladini" anche commercianti di gasolio....ergo.....minori "sostegni finanziari"....tutto qua !

matteo2006 6 anni fa su tio
Risposta a mgmb
Il governo dice A poi fanno Z ma se lo "segnala" Quadri chissene frega di quello che ha promesso il governo al popolo; poi non ti lamentare se una volta il governo decide quello che gli pare su un argomento in disaccordo con la tua idea e nessuno se ne interessa.
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