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CANTONEIl futuro parla tedesco, il Ticino no

04.10.17 - 14:41
Presa di posizione dei GLRT in merito al rapporto del Consiglio di Stato che propone di bocciare la mozione “Anticipiamo l’insegnamento del tedesco”
Ti Press
Il futuro parla tedesco, il Ticino no
Presa di posizione dei GLRT in merito al rapporto del Consiglio di Stato che propone di bocciare la mozione “Anticipiamo l’insegnamento del tedesco”

CAMORINO - I Giovani Liberali Radicali Ticinesi hanno preso atto del rapporto del Consiglio di Stato sulla mozione presentata da Alessandra Gianella, Fabio Käppeli e cofirmatari “Anticipiamo l’insegnamento del tedesco”. Per i GLRT, con la proposta di bocciatura della mozione, il Consiglio di Stato dimostra «scarsa lungimiranza e difficoltà a leggere le esigenze dei giovani».

La mozione interpartitica per anticipare l’insegnamento del tedesco era infatti stata sottoposta al Consiglio di Stato «dopo un’attenta valutazione non solo delle dinamiche presenti e future del mondo del lavoro, ma anche dell’attuale insegnamento delle lingue nella scuola ticinese».

I motivi della mozione erano in primo luogo, il fatto che un giovane ticinese con solide conoscenze del tedesco abbia maggiori sbocchi professionali in Ticino e in Svizzera. Secondariamente, l’attuale insegnamento delle lingue non risponderebbe più ai bisogni dei giovani. Se la maggioranza dei giovani ticinesi sceglie la Romandia anziché la svizzera tedesca per gli studi universitari, il problema sarebbe a monte e consisterebbe nella mancanza di solide competenze linguistiche, che scoraggia la scelta di atenei svizzerotedeschi. Infine, «per l’economia ticinese il mercato di riferimento è quello svizzero tedesco, essendo la piazza ticinese soprattutto orientata ai servizi. E se il fulcro dell’economia elvetica è Zurigo, è altrettanto vero che negli ultimi anni parecchie aziende hanno spostato i loro centri decisionali dal Ticino alla Svizzera interna. Appare quindi evidente che solide conoscenze della lingua tedesca corrispondono a un enorme vantaggio nella crescente concorrenza del frontalierato».

Per i Giovani Liberali Radicali Ticinesi il nostro Cantone ha bisogno di riforme a lungo termine «e rivedere la struttura dell’insegnamento delle lingue è sicuramente una di queste». «Tuttavia - si legge nel comunicato - con questo rapporto il Governo dimostra di essere lontano dalla realtà e dai problemi dei giovani ticinesi». GLRT ribadisce dunque che si impegnerà a fondo affinché il Parlamento accolga la mozione interpartitica e invita tutte le persone che credono nella proposta, in particolare i giovani, a sostenere pubblicamente l’insegnamento anticipato del tedesco.

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COMMENTI
 

Bandito976 6 anni fa su tio
É dai tempi della scuola elementare che dicevo di voler studiare l'inglese al posto di una delle 2 lingue nazionali. Sono passati 30 anni e non è cambiato nulla

comp61 6 anni fa su tio
Se non impareremo l' inglese i frontalieri ci supereranno ( già è così) e i giovani zurighesi pure. Continuiamo imperterriti col francese che non ci serve a nulla. , se non a farci battere da tutti.

Tarok 6 anni fa su tio
infatti nei posti di comando a berna e zurigo si parla dialett ticines.... cosa serve inglese e sopratutto tedesco...

DfG 6 anni fa su tio
Tedesco? E per cosa, tra un po' tra Confederati si comunicherà in inglese!!

elvetico 6 anni fa su tio
Risposta a DfG
Speriamo di no, l'inglese è una tipica lingua da beceri.

Bluechips 6 anni fa su tio
Risposta a elvetico
Perché mai mezzo mondo dovrebbe essere becero, tra quelli di lingua materna Inglese e quelli di seconda lingua (Scandinavi, Olandesi...il Medio Oriente, mezza Africa, tutta l'Asia)? La verità è che in Svizzera si dovrebbe studiare subito il Tedesco, che è la lingua del 65% della popolazione e subito pure l'Inglese che, tra l'altro, è la lingua semi-ufficiale di tutte le grandi aziende svizzere, dal finanziario, al commerciale all'industriale. E permettimi di aggiungere che senza l'Inglese trovare lavoro è sempre più difficile.

elvetico 6 anni fa su tio
Risposta a Bluechips
Certo, hai ragione.
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