BELLINZONA - Nel dicembre 2014 il Gran Consiglio accoglieva l’introduzione nella Legge sullo sviluppo territoriale (LST) del principio dell’imposizione dei vantaggi derivanti dalla pianificazione. «Notoriamente - scrive il deputato PS Carlo Lepori in un'interrogazione al Governo - gli svantaggi derivanti da decisioni di pianificazione territoriale (espropriazione formale ed espropriazione materiale) sono indennizzati al 100% da sempre».
«Il 16 agosto 2017 - prosegue Lepori -, il Tribunale federale ha deciso che l’esenzione dei primi 100’000 franchi di vantaggio derivanti dalla pianificazione (prevista dall’art. 93 LST) contrasta con il diritto federale che all’art. 5 cpv. 1quinquies della Legge sulla pianificazione del territorio prevede che «il diritto cantonale può rinunciare alla riscossione della tassa se […] il prodotto della tassa prevedibile è insufficiente rispetto alle spese di riscossione» e ha quindi accolto il ricorso di due cittadini ticinesi e tolto dall’articolo 93 LST i riferimento ai 100’000 franchi esenti. La modifica dell’art. 93 LST, conseguente alla sentenza, è già stata ripresa nella pubblicazione delle leggi in vigore nel Canton Ticino».
Nel suo messaggio del 18.12.2012 il Consiglio di Stato calcolava plusvalenze prevedibili nei prossimi 4 anni di 150 milioni, con entrate per Cantone e Comuni di 47 milioni: più di 10 milioni all’anno. Importi da ridimensionare, tenendo conto delle aliquote più basse, decise dal GC. Calcolava pure circa 750’000 franchi di spese annue.
Al Consiglio di Stato Lepori pone le seguenti domande: