L'invito dei medici: «Avere pazienza e curarsi a casa se i sintomi non sono gravi»
LUGANO - L'epidemia di influenza sta creando non pochi disagi tra coloro che non sono riusciti a resistere al virus e si trovano a dover ricorrere alla cure mediche. Questo perché, in concomitanza con le vacanze, sono molti gli studi chiusi. I medici di picchietto ci sono, ma non bastano. E gli ammalati si riversano nei Pronto Soccorso.
Locarno - I principali ospedali del cantone confermano questa tendenza. «Sono queste le settimane del picco influenzale. Registriamo un incremento importante dei pazienti. Questo aumenta, anche in modo sensibile, quelli che sono i normali tempi d'attesa», ci spiega la Dr.ssa Marilù Guigli, capo servizio del Pronto Soccorso dell'Ospedale La Carità di Locarno.
A riversarsi negli ospedali sono soprattutto le persone di età avanzata. «Abbiamo diversi anziani che devono essere ricoverati per complicazioni dovute all'influenza e tanti pazienti ammalati». La dottoressa invita, laddove possibile, a sfruttare i medici di picchietto sul territorio. E a rispettare l'iter se ci si presenza in Ospedale: «Suggeriamo la mascherina e invitiamo a disinfettarsi le mani. In questo senso la gente è abbastanza diligente ed evita il contagio».
Mendrisio - Anche presso il pronto soccorso dell'ospedale della Beata Vergine di Mendrisio si registra «un afflusso importante». A confermarlo è la dottoressa Paola Borella, che parla di un aumento generale sia di consultazioni sia di ricoveri. «È un'influenza aggressiva e il consiglio che diamo è la vaccinazione. Si è ancora in tempo a farla, anche perché il picco influenzale non è ancora arrivato», consiglia il medico operante nel nosocomio mendrisiense.
Bellinzona - Discorso analogo al San Giovanni di Bellinzona: «Ettivamente c'è un picco influenzale - ci spiega il dott.ssa Roberta Rapetti -. Vediamo soprattutto anziani, che sono i più deboli in queste circostanze. Ovviamente i tempi d'attesa sono aumentati e per questo invitiamo i pazienti giovani ad avere semplicemente pazienza. È un problema virale che ha il suo ciclo».
Lugano - Nulla di diverso al Civico di Lugano. «Sia all'Ospedale Civico che all'Italiano siamo molto sollecitati da pazienti con l'influenza - spiega la dott.ssa Zamprogno -. È una situazione che si protrae ormai da diversi giorni».
Ed anche qui la situazione si ripercuote sui tempi d'attesa. «Cerchiamo di fare il nostro meglio. Purtroppo anche la disponibilità "fisica" è limitata. Fortunatamente abbiamo un grosso aiuto dal consultorio di medicina d'urgenza che ha sede nell'Ospedale Italiano. In questo modo la presa a carico è un po' più veloce».
Ancora una volta l'invito è quello di tentare, laddove la sindrome influenzale si presenta con sintomi lievi, di gestire la malattia a domicilio.