C'è rassegnazione tra le persone che vivono lungo le più frequentate arterie stradali. In occasione della giornata contro il rumore, ci raccontano la loro esperienza
LUGANO - «Che ci vuoi fare, ormai è una situazione che si sopporta. Anche per abitudine». C’è rassegnazione tra chi vive lungo le più trafficate arterie stradali. Persone che ogni giorno sopportano l’inquinamento fonico generato dal passaggio delle numerose automobili. «Ci sono i maleducati che suonano il clacson per nulla» racconta uno di loro ai microfoni di tio/20minuti. «Soprattutto in estate, quando si tengono le finestre aperte, il traffico dà fastidio anche in tarda serata» aggiunge qualcun altro.
In occasione dell’odierna giornata contro il rumore, il Dipartimento del territorio ha sottolineato che in Ticino una persona su quattro risulta esposto a immissioni foniche superiori ai valori limite definiti dall’Ordinanza federale sull’inquinamento fonico (OIF). E basta dare un’occhiata alla mappa del catasto del rumore per rendersi conto di quante persone sono disturbate dal traffico. A Lugano il problema riguarda - per citarne alcune - via Clemente Maraini, via Besso e via Zurigo.
Nel 2016 il Governo ticinese ha chiesto un credito di undici milioni di franchi e l’autorizzazione alla spesa di quindici milioni per l’esecuzione di interventi di risanamento fonico delle strade cantonali.