Si tratta di un 40enne e un 52enne dalla Polonia, condannati rispettivamente a 21 e 18 mesi sospesi con la condizionale
LUGANO - Sono stati condannati ed espulsi dalla Svizzera per 10 anni i due uomini - di 40 e 52 anni - che avevano messo a segno nel mese di agosto una truffa “dei falsi nipoti”. Ne danno notizia alcuni media ticinesi.
Il metodo? Gli uomini - esponenti di una famiglia rom con base in Polonia - cercavano nomi tedeschi sull’elenco telefonico e convincevano gli anziani di essere dei lontani parenti bisognosi di un prestito. A Lugano erano riusciti a farsi consegnare 25’000 franchi (poi recuperati) e avevano convinto un altro anziano a versargliene 10’000.
Ieri all’Assise correzionali di Lugano il giudice Amos Pagnamenta ha condannato il 40enne - che doveva ritirare i soldi dalle vittime - a 21 mesi sospesi con la condizionale per cinque anni, e il 52enne - che ha guidato fino in Ticino e controllava l’operato del complice - a 18 mesi sospesi per due anni. Entrambi sono stati espulsi dalla Svizzera per dieci anni.