Cerca e trova immobili

CANTONEPolveri fini, ecco le precauzioni da adottare

17.10.17 - 08:51
A Mendrisio fra mercoledì e venerdì della scorsa settimana i livelli di PM10 hanno superato il limite di legge
TiPress
Polveri fini, ecco le precauzioni da adottare
A Mendrisio fra mercoledì e venerdì della scorsa settimana i livelli di PM10 hanno superato il limite di legge

BELLINZONA - Il Dipartimento del territorio - nell’espletamento dei suoi compiti di prevenzione e d’informazione - raccomanda alla popolazione alcuni provvedimenti atti a limitare le emissioni di polveri fini (PM10).

Le stagioni autunnali e invernali sono caratterizzate da situazioni di stabilità atmosferica e di inversioni termiche (temperature in montagna superiori a quelle nel fondovalle). Inoltre, il carico supplementare d’inquinanti causato dall’attivazione delle fonti di riscaldamento va ad aggiungersi a quello originato durante tutto l’anno da altre fonti, principalmente il traffico e il settore industriale. Per questi motivi si possono verificare aumenti delle medie giornaliere di PM10 nell’aria oltre il limite di legge, fissato a 50 microgrammi per metro cubo dall’Ordinanza federale contro l’inquinamento atmosferico (OIAt), come è stato il caso a Mendrisio fra mercoledì e venerdì di settimana scorsa.

Energia e riscaldamento

Riducendo le temperature in casa (circa 18°C nelle stanze da letto e tra 19°C e 21°C nelle altre stanze) è possibile dare un contributo alla diminuzione delle emissioni di PM10. In particolare gli impianti di riscaldamento alimentati con combustibili fossili. Per quanto riguarda gli impianti a legna, di fondamentale importanza è l’utilizzo di legna secca, così come una gestione corretta del focolare, utilizzando il metodo dell’accensione dall’alto (video esplicativo all’indirizzo web www.ti.ch/aria).

Durante i periodi con elevate concentrazioni di PM10, i proprietari d’impianti di riscaldamento a legna secondari (come ad esempio stufe e caminetti) possono contribuire a migliorare la qualità dell’aria rinunciando al loro utilizzo o perlomeno limitando l’uso di combustibile.

Veicolo motorizzato privato

Scegliere il trasporto pubblico - laddove possibile - in alternativa al veicolo privato. L’auto è talvolta sostituibile con spostamenti a piedi o in bicicletta. Se è necessario utilizzare il mezzo privato, si può scegliere di condividere i viaggi; infine, uno stile di guida moderato aiuta a ridurre le particelle prodotte dall’abrasione dei freni, così come il risollevamento delle polveri dalla carreggiata.

Informazioni sullo stato dell’aria sono reperibili attraverso i seguenti canali:

    • “airCHeck”, l’applicazione gratuita per Smartphone che permette la consultazione in tempo reale dei principali inquinanti atmosferici in ogni punto del territorio svizzero;
    • la pagina www.ti.ch/oasi permette di accedere direttamente ai dati sulla qualità dell'aria, come pure al bollettino sull'inquinamento atmosferico con i grafici delle concentrazioni di PM10 registrate negli ultimi sette giorni. Le pagine www.ti.ch/aria (a livello ticinese) e www.polveri-sottili.ch (a livello svizzero) approfondiscono il tema dello smog invernale;
    • i collegamenti radiofonici riprendono da gennaio 2018, ogni lunedì su RSI Rete 1 verso le 12.55. Il bollettino aggiorna sullo stato delle concentrazioni di PM10 della settimana precedente e presenta una previsione per i giorni seguenti; sempre su Rete 1 vengono diramate giornalmente le concentrazioni delle stazioni di misura dove si registrano dei superamenti del limite di legge.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

Bandito976 6 anni fa su tio
Quello che dovete capire che fintanto che entrano 100000 frontalieri 1 per auto, e perlopiú taluni sprovvisti di vignetta, l'inquinamento non si ridurrà mai

bobà 6 anni fa su tio
È facile controllare l'automobilista e sanzionarlo pesantemente; fece scalpore l'automobilista pizzicato a 120kmh ove vigeva il limite provvisorio per le polveri fini di 80kmh invece dei classici 120kmh: perse la patente anche se non aveva messo in pericolo la vita di nessuno! Si fa del gran parlare della riduzione della temperatura in casa 18°C in camera, 21°C in sala (seguendo il buon vecchio proverbio che dice "mangiaa al cald, dromii al frecc"). Ma chi controlla che questa normativa viene applicata? Nessuno! Ed intanto nessuno abbassa i caloriferi e tutti se ne stanno in T-Shirt e piedi nudi a guardare la tele, ed in mutande e canottiera a dormire! Posso capire gli anziani che abbiano bisogno di caldo, ma la gente normale, dovrebbe abbassare la temperatura negli appartamenti e mettere un bel pullover e le calze di lana. TROPPO FACILE PRENDERE DI MIRA IL SOLITO AUTOMOBILISTA
NOTIZIE PIÙ LETTE