Le Ferrovie federali prendono posizione in merito alla paventata chiusura delle Officine di Bellinzona e conseguenti tagli di posti di lavoro
BELLINZONA - La paventata chiusura delle Officine di Bellinzona non è ancora sicura, perlomeno stando a quanto riferiscono le FFS in un comunicato stampa. Secondo le Ferrovie federali, il contributo del Direttore Immobili FFS Jürg Stöckli, apparso lunedì su Intranet FFS e sulla rivista online “In Viaggio” avrebbe portato ad alcune imprecisioni o fuorvianti speculazioni a causa di alcune traduzioni "leggere" dal tedesco all’italiano.
Le FFS ci tengono dunque a fare chiarezza: «Canton Ticino, Città di Bellinzona e FFS stanno lavorando intensamente al fine di trovare una soluzione condivisa da tutti per quanto riguarda il futuro delle Officine. Lo scenario che prevede che le stesse vengano spostate in altra sede (quest’ultima peraltro ancora da definire) rappresenta senz’altro una possibilità, ma nulla, in tal senso, è ancora stato deciso o definito».
L’articolo scritto da Stöckli fa riferimento a «variante» e «discutendo». Nulla di definitivo insomma. Di conseguenza, le FFS riconoscono che nella traduzione dell'articolo dal tedesco all'italiano sia andato perso l'utilizzo del condizionale, fatto che può aver portato a una certa confusione, «ma affermare che sia stato deciso che le attuali Officine saranno dislocate in altra sede non corrisponde al vero».
Una conseguenza del dislocamento potrebbe essere una perdita di posti di lavoro. Jürg Stöckli, nel suo scritto, afferma però che non si prevede alcuna riduzione dei posti di lavoro.