L'area sotto la stazione verrà convertita in un quartiere cittadino. Lo stabilimento potrebbe spostarsi nella zona industriale di Castione. Il capo di FFS Immobili: «Nessun licenziamento»
BELLINZONA - Dopo tante speculazioni ora non ci sono più dubbi: le Officine di Bellinzona abbandoneranno definitivamente la Capitale. L'area da oltre centomila metri quadrati dove sorge lo stabilimento industriale - come rivelato dal CdT - verrà infatti convertita e sviluppata in un quartiere cittadino dove sorgeranno spazi abitativi, di studio e di lavoro.
Con l'addio delle Officine a Bellinzona - scritto nero su bianco sull'ultimo numero della rivista interna "In viaggio" dal Capo di FFS Immobili Jürg Stöckli - il nostro Cantone perde un altro pezzetto di storia. Lo stabilimento pluricentenario ha infatti contribuito per decenni allo sviluppo, non solo economico, della città di Bellinzona. Ed è diventato un simbolo nel 2008. La data del 7 marzo è infatti destinata a rimanere nella storia del Ticino e della Svizzera. All'annuncio dei piani di ristrutturazione di FFS Cargo, lavoratori e lavoratrici delle Officine di Bellinzona risposero infatti con uno sciopero (il primo da quello generale del 1918). E vinsero. «Giù le mani dalle Officine» diventò il motto di resistenza e di lotta di tutti i ticinesi per salvaguardare i posti di lavoro (attualmente sono 450 gli operai impiegati) in una regione periferica.
Le Officine, però, potrebbero spostarsi solo di pochi chilometri. Le discussioni con il Governo sono attualmente in corso e l'area interessata sarebbe quella a nord della Capitale, nella zona industriale di Castione. Per quanto riguarda i posti di lavoro, il manager di FFS Immobili spiega che non sono previsti dei licenziamenti ma che gli operai «saranno spostati nelle officine più moderne della Svizzera».