I sindaci dei comuni affacciati sul bacino e l’Ente regionale esortano i dipendenti a riprendere il servizio: «Troviamo una soluzione. Lo sciopero ad oltranza sta arrecando gravi danni al Locarnese»
LOCARNO - «Sbloccate i pontili e riprendete il lavoro». È quanto chiedono i sindaci dei comuni di Minusio, Tenero, Muralto, Ascona, Brissago, Gambarogno Locarno e Ronco Sopra Ascona - unitamente all’Ente regionale di Sviluppo Locarnese e Vallemaggia (ERS) - nel tentativo di disinnescare lo sciopero ad oltranza che da oltre una settimana ha incatenato il servizio di linea sul lago Maggiore.
Sottolineando l’importanza dello stesso per il Locarnese, che ha nel turismo una delle sue maggiori fonti occupazionali e di reddito, nella lettera aperta sindaci ed Ente regionale chiedono a sindacati e dipendenti NLM di «mostrare senso civico e morale, collaborando alla ricerca di una soluzione condivisa». Lo sciopero prolungato rischia infatti di far tramontare le «delicate trattative», rendendo difficile la futura riassunzione del personale.
Per garantire il servizio di linea sul bacino svizzero a partire dal 2018, è infatti stato avviato un progetto che prevede, tramite una collaborazione con la Società Navigazione Lago di Lugano (SNL), la creazione di una nuova rete di collegamenti di linea e nuove offerte in ambito turistico. Secondo la Convenzione in vigore e come ben sottolineato nel comunicato emanato il 30 giugno dal Consiglio di Stato, la Concessionaria per tutto il lago Maggiore rimarrà la società NLM. Sarà di conseguenza imprescindibile formalizzare in tempi brevi un accordo e i dettagli per la collaborazione tra le due società.
Dal canto proprio sindaci e presidente dell’Ente regionale si sono impegnati a fare pressione con l’Autorità federale, la Gestione governativa navigazione laghi e rispettivamente NLM, affinché si arrivi in tempi brevi ad un accordo formale di collaborazione che permetta la creazione e l’operatività del prospettato consorzio con SNL.