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Due cittadini svizzeri, un 27enne e un 28enne - quest'ultimo impiegato presso il DFE - sono stati interrogati
BELLINZONA - Ci sono due nuovi indagati nell’ambito dell’indagine in corso sui permessi falsi. Un 27enne, agente assicurativo svizzero domiciliato nel Bellinzonese, e un 28enne, cittadino svizzero impiegato presso la Divisione delle risorse del Dipartimento delle finanze e dell’economia, sono stati interrogati.
Entrambi sono stati denunciati e quindi indagati a piede libero per infrazione alla Legge federale sugli stranieri e per aiuto al soggiorno illegale in Svizzera e ripetuto inganno nei confronti dell'autorità. In particolare per aver favorito alcuni stranieri, che avevano richiesto il permesso di soggiorno in Ticino, indicando il loro domicilio quale luogo di dimora fittizio. L'impiegato statale - viene precisato dal Ministero pubblico e dalla Polizia cantonale - ha agito nell'ambito strettamente privato e i fatti imputatigli non hanno nulla a che vedere con la sua attività professionale.
L'inchiesta è coordinata dal Sostituto Procuratore Generale Antonio Perugini.
