Nel 2016 sono state 963, mentre nel 2015 erano 684. Il segreto bancario e lo scambio automatico di informazioni con l'estero hanno giocato un ruolo importante
BELLINZONA - Il fisco bernese ha registrato un numero record di autodenunce spontanee nel 2016: 1150 persone hanno riconosciuto omissioni nelle dichiarazioni d'imposta negli anni precedenti, ossia 310 in più del precedente anno record, il 2014. Queste autodenunce, esenti da pena, hanno fruttato al Cantone e ai comuni un introito di 15,5 milioni di franchi.
Rispetto al 2015 le autodenunce sono state addirittura 400, o il 53%, in più, ha indicato oggi il Dipartimento delle finanze cantonale. Si tratta tuttavia sempre più di casi semplici e non di grossi evasori, si rileva nella nota.
Dal 2010 i contribuenti hanno in Svizzera la possibilità di autodenunciare, senza incorrere in sanzioni, redditi, conti bancari e altri patrimoni in precedenza non dichiarati al fisco. Questo diritto è valido unicamente una volta nella vita. Nel canton Berna si sono finora annunciati al fisco 4850 persone con un beneficio, per gli enti pubblici, di complessivi 115 milioni di franchi.
Il 2016 è stato un anno record anche per molti altri cantoni, Ticino compreso: le autodenunce sono state 963, contro le 684 dell'anno precedente. Nei Grigioni se ne sono registrate 290, circa il doppio rispetto ai due anni precedenti. A Zurigo le autodenunce sono state 2100, 600 in più del 2015.
Hanno verosimilmente svolto un ruolo la prossima introduzione dello scambio automatico di informazioni con l'estero e i timori che il segreto bancario possa essere presto abrogato anche all'interno della Svizzera.