Il caso, verificatosi in un Comune del Locarnese, è solo uno dei tanti. Il Cantone: «Sanzioni fino a 20.000 franchi per chi smaltisce illegalmente i rifiuti»
TICINO - Abbandona un pezzo di legno nella discarica e si becca 200 franchi di multa. Sanzione salatissima per un cittadino di un Comune del Locarnese, pizzicato dalla videosorveglianza mentre ingenuamente non rispetta le disposizioni della raccolta differenziata. Il caso, segnalato alla redazione, è solo uno dei tanti verificatisi negli ultimi anni nella Svizzera italiana. «Ogni Comune – evidenzia Daniele Zulliger, capo dell’Ufficio cantonale dei rifiuti e dei siti inquinati – ha le sue ordinanze specifiche. In alcune situazioni le multe possono arrivare anche a 20.000 franchi».
Pezzo di legno fatale - «Il cittadino ha depositato sulla piazza, insieme ad altri rifiuti ammessi, a lato del contenitore della carta, un pezzo di legno, da eliminare con gli ingombranti». Questo uno stralcio della decisione municipale in merito al caso citato in precedenza. Eccesso di fiscalità? Forse sì, visto che la persona in questione non era recidiva. Fatto sta che l’episodio dimostra come la tolleranza in merito alle questioni sui rifiuti sia ormai pari allo zero. «Solitamente – commenta Zulliger – la prima volta che uno trasgredisce, gli viene dato solo un ammonimento. Dalla seconda volta in poi si procede con le sanzioni. Ma ogni Comune è libero di fare come meglio ritiene».
Privacy - L’abitudine alla raccolta differenziata prende piede a partire dai primi anni ’90. Da allora la sensibilità ambientale del cittadino è aumentata in maniera esponenziale. Anche perché in circa il 50% dei Comuni ticinesi oggi vige la tassa sul sacco. Non solo. In sempre più Comuni le aree destinate alla raccolta dei rifiuti sono videosorvegliate. Una violazione della privacy? «No – dice Zulliger –. La videosorveglianza prima di tutto permette al cittadino di potere depositare i rifiuti in qualsiasi giorno della settimana, anche in fasce orarie serali, nella massima sicurezza. E poi consente alle autorità di cogliere in flagrante chi commette un reato. Le multe hanno una funzione deterrente».
Situazioni poco chiare - Sarà. Intanto però a volte il concetto di raccolta differenziata appare piuttosto confuso e controverso. Come non dimenticare che diversi Comuni, fino a qualche anno fa, prevedevano la raccolta delle plastiche miste, salvo poi a un certo punto fare dietrofront chiedendo ai cittadini di gettarle nel sacco con tutti gli altri rifiuti? «In quel caso però – riprende Zulliger – ci fu una cattiva informazione da parte di alcuni Comuni. In Ticino, salvo eccezioni, non ci sono ditte in grado di riciclare le plastiche miste prodotte dalle economie domestiche. Quindi la raccolta differenziata della plastica non sarebbe mai dovuta essere messa in atto».
Un futuro ecologico - E mentre all’orizzonte si profila l’ipotesi di una tassa sul sacco cantonale generalizzata, si discute anche di sanzioni pecuniarie a livello federale per il littering. «Sono temi del futuro – ammette Zulliger – che dimostrano come i tempi siano ormai cambiati. I ticinesi, in generale, hanno maturato una certa coscienza ambientale collettiva. Oggi uno deve capire che non può andare al centro di raccolta dei rifiuti e abbandonare qualsiasi cosa».