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CHIASSOSempre più lavoro per la polizia sulla linea di frontiera

17.03.16 - 13:38
In aumento i casi trattati dal Centro comune di cooperazione di polizia e doganale di Chiasso: 600 in più rispetto al 2014
Foto d'archivio (Tipress)
Sempre più lavoro per la polizia sulla linea di frontiera
In aumento i casi trattati dal Centro comune di cooperazione di polizia e doganale di Chiasso: 600 in più rispetto al 2014

CHIASSO - Il Centro comune di cooperazione di polizia e doganale di Chiasso ha reso pubblico il rapporto di attività del 2015. L'anno appena trascorso, definito di «consolidamento», è stato segnato da un aumento dei casi trattati, quasi 600 in più rispetto al 2014.

E tra i 7.740 dossier trattati lo scorso anno spiccano il caso dell'arresto del responsabile dell'incidente mortale del 28 gennaio 2015 avvenuto a Uggiate Trevano, l'arresto in flagranza di una banda di sei componenti di una banda di rapinatori Novazzano, e l'arresto di un omicida nigeriano in fuga dalla Calabria e rifugiatosi in Svizzera in un Centro profughi.

Dal rapporto (vedi allegato) si legge che «nel 2015 sono aumentate le collaborazioni per i reati di rapina e truffa: +27% e +3%. Tuttavia quelle riguardanti i furti sono diminuite: -8%. In particolare le infrazioni alla LF sulla circolazione stradale hanno registrato un +21% rispetto al 2014. Notifiche di atti: +28%.

Si registra anche un aumento della «verifica di documenti/identità: +85%. Quest’ultimo dato rispecchia la situazione dei controlli ai confini elvetici, dove si è registrato un aumento della migrazione illegale di persone provenienti dall’Africa.

Il Centro comune di cooperazione si occupa anche del contrasto del traffico criminale di migranti gestito da passatori. Per far fronte a questo fenomeno in crescita «è stata costituita a settembre 2015 un'unità investigativa interforze dedicata alla lotto contro le reti criminali dei passatori».

Il 2015 è stato l'anno dell'esposizione universale di Milano. Ebbene, «i tanto temuti effetti legati all’ordine pubblico e a reati che Expo 2015 avrebbe potuto comportare nella zona transfrontaliera non ci sono stati e l’attività del CCPD non è stata particolarmente toccata da questa manifestazione».

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