Lo sottolinea il DFAE, specificando che la Svizzera non riconoscerà un cambiamento delle frontiere del 1967 a meno che ciò risulti da un accordo negoziato tra le parti
BERNA - Il riconoscimento da parte degli Stati Uniti di Gerusalemme quale capitale dello Stato ebraico costituisce un ostacolo a una pace giusta e durevole tra israeliani e palestinesi. È quanto scrive il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) in una nota odierna.
La Svizzera, secondo il comunicato, ha informato stamane l'ambasciata degli Stati Uniti a Berna della sua posizione.
La Confederazione considera che qualsiasi soluzione al conflitto mediorientale debba basarsi, conformemente alla risoluzione 478 del Consiglio di sicurezza dell'Onu, su una soluzione globale negoziata dello statuto finale di Gerusalemme, che sia rispettoso dei diritti e delle aspirazioni di tutte le parti interessate.
La Svizzera non riconosce l'autorità di Israele oltre le frontiere del 1967 e si impegna per l'istituzione di uno Stato palestinese (...) avente come capitale Gerusalemme-Est e basato sulle frontiere del 1967.
La Svizzera, precisa la nota, non riconoscerà un cambiamento delle frontiere del 1967, ivi compresa Gerusalemme, a meno che ciò risulti da un accordo negoziato tra le parti. Questa posizione è stata in particolare ribadita nella risoluzione 2334 del Consiglio di sicurezza dell'Onu.