Lorenzo Quadri ha inoltrato un'interpellanza al Consiglio Federale dopo le dichiarazioni di Sergio Ermotti
BERNA - Il CEO di UBS Sergio Ermotti ha di recente annunciato che il mantenimento della sede centrale di UBS in Svizzera non è garantito.
Quale motivo del possibile trasferimento all’estero, Ermotti cita l’iperregolamentazione sulla piazza finanziaria svizzera, che la rende sempre meno competitiva ed attrattiva per gli operatori.
A questo proposito Lorenzo Quadri ha inoltrato un’interpellanza al Consiglio federale. «A seguito dei cedimenti senza alcuna contropartita sul segreto bancario in cui la politica federale (Consiglio federale in primis) si è prodotta negli scorsi anni, la piazza finanziaria elvetica ha già conosciuto un’ecatombe occupazionale: in Ticino, ad esempio, ha perso 2700 impieghi in 15 anni, tra l’indifferenza della maggioranza politica - peraltro complice dello smantellamento» si può leggere nel testo.
Pertanto Quadri chiede al Consiglio Federale come valuti l’ipotesi di partenza della sede centrale di UBS dalla Svizzera, «in particolare in considerazione dell’intervento della Confederazione che ai tempi della crisi del 2008 salvò la grande banca dal fallimento con un pacchetto di aiuti di 60 miliardi di franchi».
Altre domande: