Cerca e trova immobili

FRIBURGOAssemblea del PLR, sì alla strategia energetica 2050

04.03.17 - 10:04
La strategia mira a una svolta verso una Svizzera senza energia nucleare
Assemblea del PLR, sì alla strategia energetica 2050
La strategia mira a una svolta verso una Svizzera senza energia nucleare

FRIBURGO - Il PLR svizzero ha deciso oggi di sostenere la strategia energetica 2050 del Consiglio federale rielaborata dal parlamento. I delegati riuniti in assemblea a Friburgo si sono espressi seppure di misura a favore, con 175 voti contro 163 e 5 astensioni, dopo un dibattito appassionato che ha mostrato la divisione del partito sulla questione.

Il primo pacchetto di misure della strategia energetica 2050 sarà sottoposto al popolo il prossimo 21 maggio dopo un referendum dell'UDC. La strategia mira a una svolta verso una Svizzera senza energia nucleare. Nessuna centrale dovrebbe essere più costruita e l'energia atomica dovrebbe essere progressivamente sostituita da quella pulita prodotta dal vento, dal sole e dall'acqua. Economie domestiche e imprese dovrebbero ridurre il consumo energetico.

La presidente del partito Petra Gössi - fra i contrari al pacchetto proposto - ha auspicato un dibattito sereno: "Mostratevi appassionati, certo, ma equi. Niente colpi bassi". E così è stato. I fautori hanno lodato il pragmatismo del progetto e le sue prospettive di innovazione, mentre gli oppositori con foga ne hanno denunciato i costi per imprese e privati.

La soluzione proposta "è un compromesso pragmatico", il progetto iniziale del Consiglio federale è stato "riveduto e corretto", ha sostenuto il consigliere agli Stati zurighese Ruedi Noser. A suo avviso, l'economia e la popolazione ne approfitteranno e il rinnovo degli edifici consentirà di mantenere impieghi in Svizzera.

"Non bisogna confondere innovazione e sovvenzioni", ha contrattaccato il consigliere nazionale bernese Christian Wasserfallen, mentre la sua collega zurighese Doris Fiala ha deplorato che taluni liberali-radicali abbiano cambiato posizione perché la consigliera federale Doris Leuthard "ha saputo far balenare sussidi" all'economia. La consigliera nazionale ha criticato una "legge burocratica e inefficace" che renderà l'energia più cara. Dal canto suo, il collega ginevrino Benoît Genecand ha denunciato "un progetto raffazzonato nel contesto dell'emozione post Fukushima".

Il voto dell'assemble ha confermato le divisioni nel partito emerse durante i dibattiti parlamentari. Quando il Consiglio nazionale aveva discusso il pacchetto lo scorso autunno, i deputati del PLR avevano votato in ordine sparso: 17 a favore e 13 contro, mentre uno si era astenuto. I rappresentanti del partito al Consiglio degli Stati erano stati invece quasi compatti: 11 per, 1 contro, 1 astenuto.

All'inizio di febbraio, la conferenza dei presidenti cantonali del PLR aveva raccomandato ai delegati di votare a favore di questa prima tappa della strategia energetica. Ma a una maggioranza minima: 14 a favore e 13 contro.

Nel suo discorso di apertura la presidente del partito Petra Gössi ha preferito affrontare temi generali, rilevando la necessità di riconquistare la fiducia popolare dopo il cocente rifiuto alle urne della terza riforma dell'imposizione delle imprese lo scorso 12 febbraio.

La consigliera nazionale svittese ha anche definito un "regalo avvelenato" il supplemento di 70 franchi per le rendite AVS previsto dal Consiglio degli Stati nell'ambito del dibattito parlamentare sulla Previdenza per la vecchiaia 2020. L'asserito compromesso raggiunto dalla maggioranza PS-PPD alla Camera dei cantoni rischia in realtà di mandare a fuoco l'intera casa AVS, ha sostenuto.

Dal canto suo il ministro degli esteri PLR Didier Burkhalter ha perorato un ruolo attivo della Svizzera nella politica mondiale e ha ribadito gli stretti legami con l'Unione europea, che rimane "il partner più importante". Il sì del 2014 all'iniziativa UDC "contro l'immigrazione di massa" ha reso le cose più difficili ma dopo tre anni è ora di guardare avanti, ha detto Didier Burkhalter.

 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE