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SVIZZERACasi irrisolti nel canton Lucerna: gli investigatori non si arrendono

13.12.17 - 06:19
Per diversi gravi reati commessi nel canton Lucerna si cercano ancora i colpevoli. Alcuni casi sono aperti da oltre dieci anni. Ma gli investigatori non si arrendono
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Casi irrisolti nel canton Lucerna: gli investigatori non si arrendono
Per diversi gravi reati commessi nel canton Lucerna si cercano ancora i colpevoli. Alcuni casi sono aperti da oltre dieci anni. Ma gli investigatori non si arrendono

LUCERNA - Il caso irrisolto più noto in territorio elvetico è sicuramente lo stupro di Emmen: il 21 luglio 2015 un uomo che viaggiava sulla strada cantonale che costeggia la Reuss ha aggredito e violentato una ciclista 26enne che si trovava sul suo tragitto. Da allora, la vittima è tetraplegica. Nonostante l’indagine ad ampio raggio effettuata attraverso il test del Dna e il controllo di migliaia di telefoni cellulari, l’autore dello stupro è tuttora in fuga.

Ma anche per l’omicidio di una prostituta bulgara - trovata senza vita nel 2014 nei pressi del Lago dei Quattro Cantoni - così come per quello di un’ottantunenne accoltellata a morte nel 2005 a Lucerna non sono ancora stati arrestati i colpevoli.

Anche il caso di un uomo pugnalato a Bäch (LU) nel 2003 - il cui cadavere è stato ritrovato nel 2014 a Stansstad (NW) - è tuttora aperto: il cittadino georgiano presunto colpevole non è ancora stato arrestato.

Per ognuno dei casi, ovviamente, gli investigatori auspicano di acciuffare i responsabili anche dopo anni. Per la vicenda di Emmen «le indagini proseguono», dichiara Simon Kopp, portavoce del Ministero pubblico di Lucerna. Nemmeno per l’omicidio della donna 81enne le indagini non hanno subito battute di arresto: grazie al test del Dna «sappiamo chi sono gli autori, ma non dove si trovano», afferma Kopp. «Se in futuro dovessero rilasciare il loro Dna da qualche parte, li scoveremo».

Anche sul cadavere rinvenuto a Stansstad (NW) gli investigatori hanno ottenuto dei risultati grazie al Dna del colpevole recuperato sul corpo della vittima, spiega il procuratore Alexandre Vonwil. Presto quest’ultimo, comunque, diventerà un “cold case”, ma non sarà archiviato finché non cadrà  in prescrizione: «In molti casi i colpevoli sono stati arrestati dopo anni», afferma Vonwil.

 

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