Cerca e trova immobili

ZURIGOProcesso a porte aperte per il figlio di Ueli Maurer

12.12.17 - 11:55
Nel novembre del 2015, il ragazzo andò a sbattere in auto contro la facciata di un'abitazione
Polizia cantonale - Zurigo
Processo a porte aperte per il figlio di Ueli Maurer
Nel novembre del 2015, il ragazzo andò a sbattere in auto contro la facciata di un'abitazione

HINWIL - Il processo previsto in primavera nei confronti di uno dei figli del consigliere federale Ueli Maurer non si terrà a porte chiuse, come chiedeva il difensore. Il Tribunale distrettuale di Hinwil (ZH) ha deciso che i rappresentanti dei media potranno assistere al dibattimento.

L'atto d'accusa sarà trasmesso alla stampa soltanto in vista del processo, ha fatto sapere oggi il tribunale. Impossibile quindi per il momento sapere di cosa sia esattamente accusato il figlio del consigliere federale.

Il procedimento si riferisce in particolare ad un incidente stradale che il ragazzo, all'epoca poco più che 18enne, ha avuto nel novembre 2015, quando andò a sbattere con la sua auto contro la facciata di un'abitazione a Wernetshausen, una frazione di Hinwil (ZH). Secondo fonti non confermate, il giovane era ubriaco e dovrà rispondere anche di altri reati.

L'avvocato della difesa ha chiesto di tenere il dibattimento a porte chiuse, ossia in assenza del pubblico e dei rappresentanti dei media. Questo per tutelare la sfera privata dell'imputato, che non è un «personaggio pubblico».

I processi a porte chiuse vengono di regola decisi a tutela «degli interessi degni di protezione di una persona coinvolta, segnatamente quelli della vittima», secondo il codice di procedura penale. Nel caso particolare, il Tribunale ha deciso che l'esclusione dei giornalisti non è giustificata.

Al dibattimento saranno ammessi soltanto i giornalisti accreditati, che con i loro resoconti potranno contribuire ad evitare il diffondersi di voci e false informazioni. La decisione del Tribunale distrettuale non è ancora definitiva. Il legale del figlio di Maurer ha la possibilità di fare ricorso presso il Tribunale cantonale e anche quello federale.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE