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SVIZZERAQuegli svizzeri che vanno in Romania a studiare medicina

21.02.18 - 08:06
Sarebbero almeno 50, perlopiù dalla Romandia. Il motivo? Le bocciature ma anche il fatto che è più facile superare le selezioni d'entrata
Quegli svizzeri che vanno in Romania a studiare medicina
Sarebbero almeno 50, perlopiù dalla Romandia. Il motivo? Le bocciature ma anche il fatto che è più facile superare le selezioni d'entrata

LOSANNA - Troppo difficile accedere ai corsi di numero chiuso oppure un esame boccciato di troppo, e così il sogno di un futuro da veterinario pare svanire nel nulla. Per seguire la loro vocazione, riporta un recente servizio di Rts e Swissinfo, sarebbero sempre di più i giovani svizzeri che decidono di recarsi in Romania per studiare medicina e veterinaria. 

La meta è Cluj-Napoca, capoluogo della Transilvania, dove all'Umf le lezioni vengono erogate sia in inglese sia in francese. L'ateneo, oltre ad essere abbastanza rinomato, fornisce un titolo di studio che – grazie al fatto che la Romania è membra dell'Ue – è riconosciuto anche all'interno dei confini elvetici.

«È molto nota, anche a livello di stage con strutture svizzere scorre tutto liscio come l'olio», racconta un giovane che si trova al secondo anno di studi di medicina. Per lui, quella di Cluj, si è trattata di una scelta obbligata visto che il suo percorso a Losanna era ormai compromesso. 

Sarebbero circa una cinquantina gli svizzeri (soprattutto romandi) che hanno optato per la Romania. Una scelta che non viene mai fatta con leggerezza, come racconta una ginevrina: «Ero molto preoccupata prima di partire, alla fine fortunatamente è andata tutto bene, anzi alla grande. Siamo molto seguiti e siamo diventati come una piccola famiglia».

Nel suo caso ad essere fatale la severa selezione operata dagli atenei svizzeri: «È frustrante, in molti vengono esclusi per criteri non sempre chiarissimi. Se uno vuole fare il medico o il veterinario, cosa deve fare? Allora si  viene qui, gli studi non sono più facili, ma è più facile accedervi...».

A negare che non si tratti di un'università di second'ordine è anche il rettorato dell'Umf, che ribadisce: «Anche qui c'è il numero chiuso ed effettuiamo sempre una selezione, per tutti i corsi».

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COMMENTI
 

Deossiribosio 6 anni fa su tio
Gli studenti che non riescono a Ginevra, Losanna o nelle altre facoltà di medicina semplicemente non hanno le qualità per diventare medico in Svizzera. In Romania, Bulgaria Polonia che sia paghi e passi. Di sicuro non vorrei farmi curare da uno di questi individui. Smettiamo di vendere sogni, non tutti possono esercitare certe professioni. La "vocazione" non basta.

Pepperos 6 anni fa su tio
Risposta a Deossiribosio
Stranamente all'università di Zurigo, i romeni ,bulgari , polacchi sono ai vertici Delle specializzazione.

falcodellarupe 6 anni fa su tio
Risposta a Deossiribosio
la classica risposta superficiale, arrogante e non documentata.

rojo22 6 anni fa su tio
Risposta a Deossiribosio
Risposta da poveraccio, il cui orizzonte spazia dal monte San Giorgio al Sighignola... Per fortuna ti limiti a regalare perle di saggezza in un blog. Torna in miniera a fare qualcosa di utile alla società.... sparire sotto terra.

Bluechips 6 anni fa su tio
Risposta a Pepperos
Esatto! Sarebbe ora di smetterla di essere prevenuti su tutto ciò che non è svizzero. E' notizia di oggi che il Prof. Auricchio dell'EOC, specialista a livello mondiale di medicina computazionale in cardiologia, già professore a Magdeburgo e Hannover e a capo di numerosi centri cardiologici, sarà pure professore titolare all'USI. E' laureato a Napoli e a Roma. Immagino che questo faccia sobbalzare sulla sedia tutti i benpensanti nostrani!

Deossiribosio 6 anni fa su tio
Risposta a Pepperos
Questo può essere sicuramente vero, non é un discorso sulla nazionalità. I migliori studenti eccellono nella loro professione a prescindere dalla nazionalità, semplicemente fanno meglio dei loro compagni di corso all'università e nei tirocini. Nell'articolo si parla di studenti svizzeri che non hanno le capacità per riuscire nelle università nostrane, che hanno bocciato gli esami. Personalmente preferisco aver la garanzia che chi mi cura sia stato uno studente eccellente e non uno che ha fallito in Svizzera e si é riciclato altrove. Parliamoci chiaro, nessuno studente sceglie come prima scelta Cluj. Questa é una destinazione di ripiego quando non si é abbastanza bravi da riuscire in casa propria. Il discorso sul fatto che noi importiamo i migliori medici formati negli altri paesi é diverso ed é sicuramente vero, ma non ha niente a che vedere con il contenuto dell'articolo.

matteo2006 6 anni fa su tio
Risposta a Deossiribosio
Sulla scelta di ripiego hai pienamente ragione, no è come dire vado all'università di Oxford. Però in realtà dicono che non è più facile e che pure loro hanno il numero chiuso, probabilmente le richieste dall'interno sono minori che in Svizzera e quindi si aprono dei posti per chi viene da fuori. Per quanto riguarda poi l'istruzione in queste università non ci vedo nulla di male, anzi forse questi medici saranno anche migliori dei nostri avendo vissuto un esperienza anche all'estero con le difficoltà che ne conseguono.

elvicity 6 anni fa su tio
tutti vogliono diventare medici, avvocati, mega laureati.... vedremo chi ci coltiverà le patate, ci farà il pane un giorno.

Bluechips 6 anni fa su tio
Risposta a elvicity
I robot!

Fran 6 anni fa su tio
Il figlio di un nostro amico ha fatto ammissione a medicina passata con buoni voti. Numeri clausus ha impedito l'accesso alla facoltà. Il ragazzo che parla perfettamente inglese tedesco italiano studia medicina in POLONIA da un anno. Si trova benissimo. Ci sono tanti jtaliani e dice che sono come in una famiglia nella casa studente. La facoltà offre corsi e programmi molto intensi ed interessanti, più completi della facoltà a Zurigo. Cmq è vergognoso che i nst ragazzi per diventare medici devono recarsi all'estero. E i nst ospedali ingaggiano perso ale medico.... dall'estero. Per.mancanza di medici svizzeri. Dicono.... Ci sono sempre più cose che qui non vanno per il verso giusto. E la.politica se ne frega.
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