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SVIZZERA / FRANCIARetata anti-terrorismo in Francia, arresti anche in Svizzera

07.11.17 - 12:32
Il Ministero pubblico della Confederazione ha ordinato due perquisizioni nei cantoni di Vaud e Neuchâtel. In manette sono finiti una colombiana di 23 anni e uno svizzero di 27
Retata anti-terrorismo in Francia, arresti anche in Svizzera
Il Ministero pubblico della Confederazione ha ordinato due perquisizioni nei cantoni di Vaud e Neuchâtel. In manette sono finiti una colombiana di 23 anni e uno svizzero di 27

LOSANNA - Sono dieci le persone fermate stamane in Francia e in Svizzera nell'ambito di un procedimento antiterrorismo: lo riferisce l'agenzia francese Afp, che cita fonti vicine all'inchiesta.

Gli indagati partecipavano a un gruppo di discussione del servizio di messaggistica istantanea Telegram, frequentemente utilizzato da jihadisti, nell'ambito del quale si sono espressi con «dichiarazioni preoccupanti». L'operazione «mira a chiarire i contorni dei progetti che stavano maturando», ha aggiunto una fonte giudiziaria citata dall'Afp.

Nove persone di età compresa fra 18 e 65 anni, per la gran parte conosciute ai servizi di informazione, sono state attestate nel sud-est della Francia e nella regione parigina, mentre per l'ultima le manette sono scattate in Svizzera.

In quest'ultimo caso si tratta di una colombiana di 23 anni, stando a un comunicato del Ministero pubblico della Confederazione (MPC). Uno svizzero di 27 anni è invece fra gli arrestati in Francia: nei confronti del giovane il procedimento penale dell'MPC è partito nel giugno 2016 e le indagini sono poi state in un secondo tempo estese alla colombiana.

La procura federale non fornisce altri particolari al riguardo, limitandosi a parlare di perquisizioni domiciliari nei cantoni di Neuchâtel e Vaud. Ma la fonte citata dall'Afp afferma che «le indagini hanno individuato in Svizzera una persona particolarmente attiva sui social network». «Hanno inoltre rivelato che questi aveva contatti con persone che vivono in Francia, con le quali ha parlato anche di progetti per azioni violente dai contorni per il momento ancora poco definiti».

Sempre stando a quanto trapela dalla Francia il 27enne era in contatto sulle reti sociali con un adolescente di 13 anni sospettato di preparare un attacco di matrice jihadista con un coltello. L'adolescente era stato arrestato nella regione parigina la notte precedente la festa della musica del 21 giugno. Il ragazzo - riferisce una fonte - era decisamente sul punto di passare all'atto: sulle reti sociali è stata trovata una foto che lo ritrae con un foglio che indica la sua fedeltà allo Stato islamico.

«È un'operazione regolare» - Il ministro dell'interno francese Gerard Collomb non attribuisce particolare rilevanza alla retata anti-terrorismo condotta oggi in Francia e in Svizzera. "Fa parte di operazioni che, purtroppo, sono condotte in modo relativamente regolare, in cui arrestiamo persone che consideriamo pericolose", ha affermato.

Collomb è stato interrogato dai giornalisti sugli ultimi sviluppi durante una visita a Berlino e le sue dichiarazioni sono state riportate dalla Reuters.
 
 

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