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SVIZZERAMaterassi "avvelenati", i produttori corrono ai ripari

13.10.17 - 18:24
Alcune aziende hanno deciso di interrompere la produzione: l'allarme riguarda diverse imprese, tra cui Robusta, Roviva, Bico e Riposa
Keystone
Materassi "avvelenati", i produttori corrono ai ripari
Alcune aziende hanno deciso di interrompere la produzione: l'allarme riguarda diverse imprese, tra cui Robusta, Roviva, Bico e Riposa

ZURIGO - In Europa vi sono sul mercato migliaia di materassi contaminati con una sostanza che in dosi elevate risulta cancerogena. La causa è un errore di sintesi avvenuta negli stabilimenti del gruppo chimico tedesco BASF. Le aziende svizzere corrono ai ripari, mentre ulteriori test sono attualmente in corso per stabilire l'entità del danno.

Ieri, BASF ha annunciato che secondo indagini preliminari non si prevedono rischi per la salute. Lo scorso 5 ottobre il gruppo chimico tedesco ha richiamato 7500 tonnellate di diisocianato di toluene (TDI) con una concentrazione ritenuta troppo elevata di diclorobenzene a causa di un errore di produzione. La sostanza è nociva per l'ambiente e in dosi elevate risultata essere cancerogena.

Il prodotto è utilizzato anche in Svizzera. Alcune aziende hanno deciso di interrompere la produzione di materassi: l'allarme riguarda diverse imprese, tra cui Robusta, Roviva, Bico e Riposa. Quest'ultima, con sede a Bilten (GL) non ha ancora deciso se ritirare la merce contaminata dal mercato.

«Dobbiamo innanzitutto chiarire se e quali prodotti sono interessati», ha detto all'ats il capo di Riposa Walter Schnellmann, precisando che l'azienda è ancora in attesa di ulteriori chiarimenti e che l'ultima dichiarazione di BASF, secondo cui non ci sono rischi per la salute non basta, ha ribadito. In Svizzera, in alcuni casi, si applicano infatti standard più elevati in merito a sicurezza e protezione della salute.

JYSK, che gestisce 50 filiali in Svizzera, ha già ritirato dal mercato una serie di materassi a titolo precauzionale e ha reso noto che è possibile restituire il prodotto acquistato in ogni sua sede. Lo stesso provvedimento è stato adottato da Roviva. In questo caso i materassi interessati sono solamente una cinquantina, molti dei quali ancora in magazzino.

L'azienda zurighese Fritz Nauer AG è invece fortemente colpita dall'errore di produzione della BASF. L'impresa, che impiega 152 dipendenti in due sedi e fa parte del gruppo FoamPartner, ha dovuto cessare la produzione lo scorso 6 ottobre. Le attività dovrebbero comunque riprendere la prossima settimana, ha indicato all'ats la portavoce di FoamPartner Rita Kollbrunner.
 
 

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