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BERNALe FFS chiedono il rinnovo della concessione

08.09.17 - 10:57
L'assegnazione da parte dell'UFT sarà comunicata entro l'inizio di dicembre
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Le FFS chiedono il rinnovo della concessione
L'assegnazione da parte dell'UFT sarà comunicata entro l'inizio di dicembre

BERNA - Dopo il fallimento delle trattative con la società BLS, le Ferrovie federali svizzere (FFS) intendono mantenere per altri 15 anni il monopolio per il traffico a lunga percorrenza. Una richiesta in tal senso è stata inoltrata oggi all'Ufficio federale dei trasporti (UFT) che dovrà decidersi entro l'inizio di dicembre.

Per le FFS la situazione di partenza è chiara: negli ultimi dieci anni, indica una nota odierna, nell'ambito della concessione nazionale, la società ha "pianificato in qualità di operatore unico e in modo efficace il traffico a lunga percorrenza, riuscendo a gestirlo con successo sulla rete a traffico misto maggiormente trafficata al mondo".

A dimostrarlo non è soltanto la puntualità dei convogli, secondo le FFS, ma anche la soddisfazione crescente dei clienti. La pianificazione, la gestione e l'esercizio integrati da un unico operatore creano un'offerta unitaria a livello nazionale, che giova a Cantoni e Confederazione, secondo le FFS. Queste ultime si impegnano inoltre a mantenere stabili i prezzi almeno fino al 2020.

In una nota, in proiezione futura le FFS fanno presente anche di aver investito centinaia di milioni di franchi in nuovo materiale rotabile per il traffico a lunga percorrenza ed emesso ordini di materiale rotabile per 2,5 miliardi di franchi.

Attualmente vengono investiti circa 250 milioni di franchi nell'ampliamento degli impianti di manutenzione per i nuovi treni, e quindi in ulteriori posti di lavoro nell'industria e nella piazza economica svizzera.

Per questi motivi, precisa il comunicato, le FFS devono poter contare sulla sicurezza della pianificazione e degli investimenti a lungo termine.

Nella nota si fa riferimento anche alle trattative con i maggiori concorrenti delle FFS, in particolare la compagnia di trasporti BLS. Con quest'ultima i negoziati sono falliti. Le FFS sono disposte a collaborare, "ma nel quadro di una concessione nazionale e a patto che risulti un chiaro valore aggiunto per i clienti, non aumentino i costi globali del sistema e sia assicurata la fattibilità operativa".

Secondo il comunicato, "tutto ciò non sarebbe garantito nel caso di una suddivisione della concessione: le FFS stimano che a causa delle inefficienze i costi globali del sistema aumenterebbero di 15-20 milioni di franchi all'anno. A ciò si aggiungono pesanti costi di trasformazione nell'ordine di 20-40 milioni di franchi; inoltre centinaia di collaboratori dovrebbero cambiare datore di lavoro. Si creerebbe una pseudoconcorrenza senza quasi nessun vantaggio per i clienti, ma con costi supplementari elevati".

Diversamente rispetto alle trattative con BLS, maggior successo hanno avuto le discussioni con la Südostbahn (SOB). In luglio è stata trovata una collaborazione che consentirà a quest'ultima di gestire dal dicembre 2020, nel quadro della concessione per il traffico a lunga percorrenza, "due linee in co-branding con le FFS, impiegando materiale rotabile proprio: Zurigo–Zugo–Arth-Goldau (SZ)– e Basilea–Olten (SO)–Lucerna–linea panoramica del San Gottardo–Bellinzona–Locarno/Lugano, nonché Berna–Burgdorf (BE)–Langenthal (BE)–Olten–Zurigo–Pfäffikon (SZ)–Ziegelbrücke (SG/GL)–Sargans (SG)–Coira".

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