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HCL - L'ANALISILa sveglia è suonata troppo tardi: Lugano, per vincere, devi lottare per 60'

05.03.17 - 11:03
Grande cuore, grande reazione nel terzo periodo ma a Zurigo tutto questo non è bastato: i bianconeri non possono dipendere solo dalla terribile linea formata da Lapierre, Fazzini e Sannitz
La sveglia è suonata troppo tardi: Lugano, per vincere, devi lottare per 60'
Grande cuore, grande reazione nel terzo periodo ma a Zurigo tutto questo non è bastato: i bianconeri non possono dipendere solo dalla terribile linea formata da Lapierre, Fazzini e Sannitz
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LUGANO - Nessun dramma, nessun pianto, nessuna scena di disperazione: perdere a Zurigo ci sta, ci può stare e, cosa ancora più importante, questa serie dei quarti di finale è più aperta che mai. I Lions si sono imposti per 4-3 in gara-1 è vero, hanno giostrato e comandato il gioco per quasi 40', ma il Lugano nonostante tutto è quasi sempre rimasto in partita e, una volta corso il rischio di staccarsi troppo dai diretti avversari, ha finalmente messo la testa fuori dal guscio riuscendo non solo a bucare Flüeler in due occasioni, ma anche a mettere paura ai temutissimi Leoni zurighesi.

Certo incassare una sconfitta non fa mai piacere, dover inseguire in una serie di playoff non è mai una cosa semplice, ma i bianconeri sapevano già prima - visto anche l'andamento della regular season - che affrontare Pestoni e compagni non sarebbe stato facile. I ticinesi sono stati pazienti, sono riusciti a controllare e a incassare le sfuriate dei Lions, rinunciando spesso al proprio gioco, ma quest'atteggiamento non ha pagato fino in fondo: lo Zurigo si sa, è una squadra fortissima, che detta i tempi del gioco, che crea molto - Elvis in alcuni frangenti è stato perfetto - ma che spesso "si guarda allo specchio". Diverse volte Wick, Thoresen, Nilsson (infortunatosi durante la partita) hanno sprecato ghiotte occasioni cercando il tiro pulito, invece di lavorare nello slot come avvenuto in occasione dell'1-0 di Schäppi.

È proprio su questo fattore che il Lugano dovrà lavorare, per provare a sfruttare queste mancanze che spesso si riflettono anche in fase difensiva quando i vari Blindenbacher, Siegenthaler e Geering vengono attaccati e messi in difficoltà. Ovviamente alcuni errori - come capitato sul 2-1 di Suter - i bianconeri dovranno eliminarli al più presto ma, per pensare di fare breccia nella difesa zurighese e nelle loro teste, sperando così di fare propria la serie, il Lugano non potrà fare a meno dei suoi uomini più importanti. Klasen, Martensson, Zackrisson e Brunner (con la speranza che il numero 98 non si sia infortunato seriamente) devono dare molto di più, devono prendere per mano questa squadra, esattamente come stanno facendo Lapierre, Fazzini e Sannitz. Proprio la seconda linea è sembrata l'unica già entrata in ottica playoff, l'unica già pronta a lottare per 60' e oltre: nei playoff la sveglia, purtroppo, non può suonare solo nel terzo periodo...

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COMMENTI
 

sergejville 7 anni fa su tio
Per il fatto che lo Zurigo ha giocato meglio nei primi 40' si tira in ballo il non aver lottato, la mancanza di cattiveria ecc.? Ma scherziamo? Diamo risalto ai Lions (il miglior roster della NLA) e non cerchiamo sempre fatti negativi. Lo ZSC era più forte in agosto, e lo è ancora adesso ma questo non significa che il Lugano non possa dire la sua. Tra l'altro, delle 4 volte che il Lugano si è recato a Zurigo, questa è la partita che più si è avvicinato ai Lions.

GI 7 anni fa su tio
Effettivamente, senza una sveglia da parte degli stranieri.....la vedo molto dura, per quanto il successo parziale nell'ultimo terzo sia un buon indicatore....ergo: ricominciare da dove si è finito !! Forza Lugano !!

sergejville 7 anni fa su tio
Risposta a GI
Inutile (e riduttivo) metterla sul piano degli stranieri. Si vince e si perde da squadra: se Rundblad è stato solido dietro (oltre al goal del 3-1), non mi si venga a dire che Thoresen ha giocato meglio di Klasen o che Shannon si sia visto di più rispetto a Martensson e Zackrisson. Anzi.
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