I bianconeri, puniti da Kololli, sono usciti a mani vuote dal match di Cornaredo contro il Losanna. Gerndt: «Difficile dire cosa ci sia mancato. Sui due pali siamo stati sfortunati»
LUGANO - Uscito a mani vuote dal match di Cornaredo contro il Losanna, il Lugano medita e si lecca le ferite. Per l’attaccante Alexander Gerndt quella contro i vodesi è una ghiotta occasione gettata al vento in una partita, certamente condizionata dal terreno, ma in cui i bianconeri meritavano almeno un punto.
«Abbiamo iniziato benissimo, segnando subito una rete, ma poi loro hanno giocato meglio e hanno saputo ribaltare la sfida. Nel secondo tempo siamo rientrati bene, ma siamo stati sfortunati sui due pali colpiti da Bottani e Junior e altre belle occasioni. Sul rigore non fischiato su un presunto fallo su Bottani, difficile dire, ma sembrava fallo. Va anche detto che se l’arbitro non l’ha fischiato bisogna accattare la sua decisione».
Cosa è mancato dopo la rete del vantaggio siglata da Sabbatini già al 3'? «Difficile da dire - aggiunge l’attaccante svedese - forse abbiamo concesso troppo campo a loro. Troppi spazi a disposizione. Lo sapevamo che il Losanna è una squadra tecnicamente forte e malgrado un campo leggermente innevato nei primi 45 minuti sono stati bravi nel gestire il gioco. Poi però nel secondo tempo siamo stati nettamente superiori. Abbiamo cercato con tutte le forze di segnare una rete ma purtroppo non ci siamo riusciti. Sono molto deluso, ci contavamo di fare un risultato utile con il Losanna».
Per finire due parole sul terreno, reso ghiacciato per la neve caduta. Per un giocatore che viene dal Nord Europa non è un novità «È vero - risponde Gerndt ridendo - ma per tutti non è facile giocare in queste condizioni. Bisogna essere molto attenti e precisi, calibrare bene i passaggi, rischiare pochissimo e poi accettare le insidie del terreno che sono sempre difficili da intuire».