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ATTUALITÀ SETTIMANALEBCE, Draghi ha rispettato tutte le attese

14.03.16 - 19:06
L'attualità settimanale di BSI con Emanuela Salvadè, Macro & Fixed Income Analysis BSI
BCE, Draghi ha rispettato tutte le attese
L'attualità settimanale di BSI con Emanuela Salvadè, Macro & Fixed Income Analysis BSI

Vi era certo il rischio di una delusione, considerando le grandi attese che erano andate formandosi sul mercato nelle ultime settimane. Ma la BCE non solo è riuscita a rispettarle, le ha addirittura superate di gran lunga.

Il Consiglio Direttivo ha ridotto il tasso sui depositi di 10 pb, portandolo a -0,4% come molti si aspettavano, ma anche il tasso di rifinanziamento principale, sceso di 5 pb da 0,05% a 0,0%, e quello di rifinanziamento marginale, passato da 0,30% a 0,25%.

Contestualmente ha portato l'importo dei titoli da comprare mensilmente nell'ambito del programma di acquisto di attività finanziarie da 60 a 80 miliardi di euro. Inoltre, per la prima volta, tutte le obbligazioni investment grade denominate in euro emesse dalle società non finanziarie con sede nella UEM saranno incluse nel programma. Anche a tal riguardo, la BCE ha stupito positivamente il mercato. Il programma di acquisto di attività finanziarie si protrarrà fino al marzo del 2017 o anche oltre.

Infine, ma non da ultimo per importanza, Francoforte ha lanciato una serie di quattro nuove operazioni di rifinanziamento a lunga scadenza (TLTRO II), il cui avvio è previsto per il giugno del 2016. Il nuovo programma offre un tasso di interesse potenzialmente pari a quello sui depositi custoditi presso la BCE, il che comporta per le banche la possibilità di rifinanziarsi a tassi di interesse negativi. (Si applicherebbe loro il tasso di rifinanziamento principale, ora pari a zero, che potrebbe ridursi ulteriormente qualora l'ammontare dei prestiti da loro erogati raggiungesse una determinata soglia). Ciò dovrebbe dare sostegno alle banche e stimolare la concessione di credito al settore privato.

La BCE ha anche pubblicato le proprie proiezioni economiche, che per la prima volta si estendono fino al 2018. Sia la crescita sia l'inflazione sono state riviste al ribasso rispetto a dicembre, giustificando così le decisioni di politica monetaria assunte oggi.

Quanto alle indicazioni prospettiche, Draghi ha rimarcato ancora una volta che “La BCE prevede che i tassi di interesse rimarranno a un livello pari o inferiore all'attuale per un periodo di tempo prolungato, anche una volta concluso il programma di acquisti di attività finanziarie”.

Rispondendo alle domande dei giornalisti, il Presidente dell'Eurotower ha sottolineato che, qualora necessario, il Consiglio Direttivo ha tuttora margini per ulteriori manovre di politica monetaria. Interrogato sulla possibilità che i tassi scendano ancora, ha dichiarato che il CD “al momento non ritiene che sarà necessario ridurli ulteriormente, ma nuovi sviluppi potrebbero modificare lo scenario”.

La prima reazione dei mercati alla serie di stimoli monetari è stata ampiamente positiva, sia sull'azionario sia sull'obbligazionario. L'aumento degli acquisti di attività finanziarie intensificherà le pressioni al ribasso sui rendimenti delle obbligazioni sovrane, e specialmente quelle periferiche, mentre l'inclusione dei bond societari nel programma dovrebbe favorire il restringimento i differenziali sui titoli investment grade, con la possibilità che i benefici si estendano anche a quelli ad alto rendimento nonché le obbligazioni bancarie attraverso il riposizionamento dei portafogli.

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