L'OSPITEVerzasca, contro un'aggregazione dai compromessi inaccettabili

Quale cittadino di Gerra Verzasca sono alquanto deluso nell'aver appreso che per l'aggregazione della Valle Verzasca si è voluto stabilire quale capoluogo la località di Vogorno. Ora, è evidente a tutti che – per la posizione geografica centrale e per le strutture già esistenti (scuola, negozio, ufficio postale, panetteria, ecc.) - il capoluogo avrebbe dovuto essere situato a Brione Verzasca, risultando più pratico per la popolazione dell'Alta Valle Verzasca.
Tuttavia, la Commissione di studio – pur di non opporsi alla pressione esercitata da Vogorno per ottenere il preavviso favorevole – ha elaborato un progetto d'aggregazione con le condizioni poste da Vogorno, ossia di trasferire le infrastutture amministrative e il municipio a Vogorno. Non solo: da fonte sicura ho inoltre appreso che i rappresentanti di Sonogno e Frasco hanno accettato questa condizione anche per una sorta di campanilismo o squallida “ripicca” contro Brione Verzasca. Se questi sono i motivi per aggregarsi... no, grazie!

Insomma, la Commissione di studio ha voluto ottenere il preavviso cantonale compiendo un clamoroso autogoal. Anche se a dire il vero di autogoal ne ha già compiuti due: infatti – ed ecco il secondo - com'è possibile accettare l'aggregazione del Comune più esteso del Cantone (ca. 23'000 ettari per quasi 900 abitanti) per un importo ridicolo di 15 milioni di franchi (di cui solo 4 milioni per gli investimenti) quando per la sola Valcolla (ca. 500 abitanti) il Cantone ha accettato di versarne 40 milioni!

Quanto a Gerra Valle, bisogna poi rimarcare che anche il proprio responsabile nella Commissione – oltretuto proveniente dalla frazione del Piano e perdipiù da Cugnasco (sic!) – ha accettato queste condizioni d'aggregazione di Vogorno - che risultano sfavorevoli anche alla propria frazione di Valle - pur di scaricare il Comune di Cugnasco-Gerra degli impegni verso Gerra Valle. No, grazie...
Viste queste condizioni, invito quindi la popolazione dell'intera Valle e del Piano a non accettare un progetto d'aggregazione che è frutto di compromessi taciuti e inaccettabili.

Ivo Breschini, Gerra Piano (patrizio di Gerra Verzasca)