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L'OSPITEParco Nazionale, sarà assemblea straordinaria

04.12.17 - 14:03
Comitato No al Parco
Parco Nazionale, sarà assemblea straordinaria
Comitato No al Parco

È recente la notizia della decisione scaturita dall’assemblea patriziale di Brissago, la quale durante la seduta del 28.11 ha a gran voce invocato la massima espressione di democrazia in merito al tema Parco, il voto. Il tema delle adesioni al progetto da parte dei patriziati sollevato anche per mezzo stampa qualche tempo fa, ha tenuto banco nell’assemblea ordinaria.

È stato ribadito dai presenti quanto sia doveroso dare l’opportunità di esprimersi a tutti i portatori di interesse che vengono coinvolti in questo progetto, come dimenticare quindi gli attori che detengono la quota maggioritaria di territorio da cedere?

Durante la serata sono state poste quindi numerose domande al presidente e ai membri dell’amministrazione, particolarmente degna di nota l’affermazione che rende noto un fatto che ad oggi era dato per acquisito, NON è mai stato dato il consenso per uno studio su suolo patriziale di tale progetto e il patriziato stesso non vi ha mai ufficialmente aderito (da altre fonti nel contempo si è appreso che lo stesso vale almeno per un altro patriziato).

Una risposta di questo genere da parte del patriziato mette in seria discussione almeno parte di quanto ad oggi affermato dai fautori, ovvero che il parco sia realmente venuto dal basso voluto da comuni e patriziati, in quanto, citiamo, il patriziato non lo ha mai chiesto. Quanto appena detto va dimostrazione del fatto che è in atto una vera e propria campagna volta a convincere la popolazione combinando il coinvolgimento di diversi enti cantonali e politici, a presentazioni di parte e oculatamente lacunose del progetto.ovvero che il parco sia realmente venuto dal basso voluto da comuni e patriziati, in quanto, citiamo, il patriziato non lo ha mai chiesto. Quanto appena detto va dimostrazione del fatto che è in atto una vera e propria campagna volta a convincere la popolazione combinando il coinvolgimento di diversi enti cantonali e politici, a presentazioni di parte e oculatamente lacunose del progetto.ovvero che il parco sia realmente venuto dal basso voluto da comuni e patriziati, in quanto, citiamo, il patriziato non lo ha mai chiesto. Quanto appena detto va dimostrazione del fatto che è in atto una vera e propria campagna volta a convincere la popolazione combinando il coinvolgimento di diversi enti cantonali e politici, a presentazioni di parte e oculatamente lacunose del progetto.

Per tornare al patriziato, nel caso particolare di Brissago, è stata messa a verbale la necessità di indire un’assemblea straordinaria con lo scopo di decidere in merito all’adesione ufficiale da parte patrizia al progetto. Verrà di seguito formulato un messaggio al municipio che inviterà lo stesso ad una riflessione in merito alla strada da intraprendere per il futuro in quanto, e qui citiamo un’affermazione fatta dai fautori durante una delle serate di presentazione, il territorio urbano dello stesso non è attualmente nel parco perché non particolarmente pregevole, cosa resta dunque sul piatto da offrire? Sta di fatto che giunti a questo punto una cosa è certa, chi doveva vigilare in merito alla gestione del progetto e all’iter che questo ha avuto, non ha tenuto conto in maniera adeguata di tutti gli interessi in gioco. Come è possibile che anni di studio e milioni del contribuente spesi, si debba giungere a delle forzature come quelle in atto? Ci si può attendere un’entrata in materia del consiglio di stato, del quale alcuni membri già in passato si erano espressi negativamente in merito a progetti del genere invocando altre vie molto meno vincolanti e ugualmente performanti.

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