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OSPITEPerché tanto silenzio?

04.09.17 - 14:44
Giancarlo Jorio, ex municipale di Giubiasco
archivio Tipress
Perché tanto silenzio?
Giancarlo Jorio, ex municipale di Giubiasco

Ora l’incarto è passato al Consiglio di Stato in qualità di autorità di vigilanza sui comuni. Per la gravità della violazione si chiede sia giudicato che i responsabili dell’ex Municipio dell’ex comune di Giubiasco, colpevoli d’inosservanza della Costituzione cantonale e di gravi negligenze nell’esercizio delle funzioni, quelle accertate in precedenza, e quelle in via d’accertamento, siano sanzionati severamente secondo quanto previsto dalla LOC. Dovessero risultare responsabili di un’azione contraria alla dignità della carica, decidendo la sospensione fino a sei mesi, rispettivamente la destituzione.

Il Municipio di Bellinzona, nelle more di una risposta, non ha inteso fornire la prova di volere affrontare una situazione di palese fastidio che investe importanti cariche istituzionali della Città. Eppure è un’istituzione formata da professionisti retribuiti annualmente con 120’000.- fr. il sindaco; 95’000.- fr. il vicesindaco; 80’000.- fr. i municipali, ai quali va aggiunto un rimborso spese forfettario annuo di fr 12'000.- al sindaco; fr 9'000.-, al vicesindaco, fr 6'000.- ai municipali, motivo per il quale chiedere loro una rigorosa diligenza e professionalità nell’esercizio della carica appare quasi banale.

È accertato che l’ex Municipio dell’ex comune di Giubiasco ha inviato una missiva, al Presidente di un’Autorità giudiziaria ticinese, copia al Consiglio della magistratura, violando palesemente la Costituzione cantonale, segnatamente l’art. 51, separazione dei poteri e che quell’ex Municipio abbia inteso interferire, in modo inappropriato in un procedimento a quel tempo aperto, tentando di usare la posizione del Presidente, per influenzare l’autonomia di apprezzamento e giudizio di un Giudice monocratico.

Ora gli eletti, il municipale Andrea Bersani, vicesindaco, avvocato; i consiglieri comunali di Bellinzona Alberto Marietta, Presidente del Consiglio comunale e capogruppo PLR, peraltro alto funzionario della polizia cantonale; Ivan Ambrosini, capogruppo PPD; Renato Züger, capogruppo PS, peraltro insegnante in una scuola cantonale, da ex municipali dell’ex comune di Giubiasco, dovessero essere corresponsabili, già avrebbero dovuto trarre le adeguate conclusioni per l’inappropriata azione istituzionale.

Fare giustizia nei confronti di chi ha commesso atti gravi contro la Costituzione cantonale, violando un principio fondamentale, segnatamente la separazione dei poteri è un atto da esercitare con la dovuta tempestività per non recare danno all’immagine della Città.

A non avere dubbi, chi dovesse essere responsabile di un’azione inappropriata consistente nella violazione della Costituzione cantonale per quanto concerne la separazione dei poteri, già per una questione di principio, se non si defila di sua iniziativa, è ovvio che vada bandito a vita da ogni carica di rappresentanza politico-istituzionale. 

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