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L'OSPITE«Bellinzona ha problemi di rappresentanza istituzionale»

18.08.17 - 10:54
Giancarlo Jorio, ex municipale di Giubiasco
TiPress
«Bellinzona ha problemi di rappresentanza istituzionale»
Giancarlo Jorio, ex municipale di Giubiasco

Il Municipio protegge le illegalità dell’ex Municipio dell’ex comune di Giubiasco? Per quale motivo il sindaco Mario Branda e il suo Municipio si prestano a sottrarre le precedenti decisioni, invero indifendibili, dell’ex Municipio dell’ex comune di Giubiasco? Concernono persone con cariche istituzionali importanti della Città e pertanto le precedenti responsabilità sia collettive, sia individuali, sono vicende d’interesse pubblico.

Lo scorso 4 luglio è emerso un documento che ha dell’incredibile: una missiva che l’ex Municipio dell’ex comune di Giubiasco ha inviato al Presidente di un’Autorità giudiziaria ticinese, violando palesemente la
Costituzione cantonale, segnatamente l’art. 51, separazione dei poteri. Quell’ex Municipio ha inteso interferire, in modo inappropriato, tentando di usare la posizione del Presidente, per influenzare l’autonomia di apprezzamento e giudizio di un Giudice monocratico.

Il Municipio di Bellinzona, che con l’aggregazione ha acquisito gli atti dell’ex comune di Giubiasco, in mora di ben 24 giorni rispetto al termine fissato dalla legge per la risposta (LIT), s’inventa ora pretesti per negare l’accesso alla relativa risoluzione municipale concernente la lettera, adducendo motivazioni assurde. Pur comprendendo lo sconcerto e l’imbarazzo, quella risoluzione, il Municipio sarà alla fine costretto a
mostrarla, poiché ne va della credibilità di importanti cariche istituzionali.

Intanto il vicesindaco Andrea Bersani, avvocato, con la sua firma ha lasciato una prova indelebile della sua responsabilità.

Detto ciò, non ha più alcun senso lasciare aleggiare incertezza per il primo cittadino di Bellinzona, Alberto Marietta, peraltro ufficiale della Polizia cantonale, che da ex municipale dell’ex comune di Giubiasco,
potrebbe avere una corresponsabilità per aver approvato il testo e l’invio sella scriteriata missiva. Il Presidente del Consiglio comunale e capogruppo PLR, parimenti Ivan Ambrosini, capogruppo PPD e
Renato Züger, capogruppo PS, dovessero essere corresponsabili, già avrebbero dovuto trarre le adeguate conclusioni.

Certo che in tal evenienza la classe politica, che ha appena designato le cariche istituzionali per rappresentare la nuova Città, uscirebbe con un’immagine distrutta. Coraggio signori sindaco e municipali, la verità fa male ma è preferibile al torpore.

In tempi non sospetti sostenevo con fondate ragioni che la nuova Bellinzona sarebbe stata l’occasione di riciclo “della vecchia classe politica di Giubiasco”. Non serviva un veggente per questa previsione, occorreva solo sedersi e aspettare. Si sa, per costruire sulle macerie, prima bisogna sanare!

L’Autorità di vigilanza sui comuni e altre Autorità attendono risposte che oggettivamente non possono più essere sottratte per proteggere non si sa chi o che cosa.

A non avere dubbi, chi dovesse essere responsabile di un’azione inappropriata consistente nella violazione della Costituzione cantonale per quanto concerne la separazione dei poteri, già per una questione di
principio, se non si defila di sua iniziativa, è ovvio che vada bandito a vita da ogni carica di rappresentanza politico-istituzionale.

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