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CANTONE«A Lugano porteremo un omaggio a Beyoncé»

20.11.17 - 12:00
Anche quest’anno poco prima delle feste non può mancare il gospel. Tant’è vero che il 20 dicembre, al Palacongressi di Lugano, avremo modo di assistere al concerto dell’Harlem Gospel Choir
«A Lugano porteremo un omaggio a Beyoncé»
Anche quest’anno poco prima delle feste non può mancare il gospel. Tant’è vero che il 20 dicembre, al Palacongressi di Lugano, avremo modo di assistere al concerto dell’Harlem Gospel Choir

LUGANO - Fondato da Allen Bailey nel 1986, il coro si esibisce davanti alle platee di tutto il mondo da oltre due decenni. Due decenni durante i quali, oltretutto, l’Harlem Gospel Choir si è ritrovato a cantare per Barack Obama, Nelson Mandela, Papa Giovanni Paolo II e tanti altri, collezionando, nel contempo, prestigiose collaborazioni con nomi altisonanti della musica…

Ne abbiamo parlato con Anna Bailey, moglie di Allen e manager del coro…

Anna, cosa ci attende per la serata del 20 dicembre?

«Torniamo sempre volentieri a Lugano, è una città straordinaria. Al pubblico abbiamo riservato una setlist che raccoglie una serie di brani legati alla tradizione gospel, canzoni natalizie e le rielaborazioni di cinque-sei pezzi di Beyoncé...».

Perché Beyoncé?

«Beyconcé è il modello di alcune ragazze del coro… Volevano omaggiarla e hanno scelto di farlo in questo modo… Anche Beyoncé, d’altra parte, come tutte loro, è cresciuta cantando in chiesa…».

In quanti saranno sul palco?

«In undici: nove cantanti e due musicisti (tastiere e batteria)».

I componenti del coro si alternano costantemente…

«C’è chi tiene concerti soltanto negli Stati Uniti e chi preferisce andare in tour… In pratica c’è uno scambio continuo, che, alla fine, credo sia anche il nostro punto di forza...».

Nel corso dei decenni il coro ha messo a segno numerose collaborazioni: in quale occasione avete lavorato con Keith Richards?

«Nel 2011 stavamo registrando tra le mura dei Germano Studios di Manhattan e Keith, nell’altra sala, era alle prese con il suo nuovo disco. D’un tratto ha bussato alla porta chiedendoci se volessimo registrare un pezzo con lui… Avremmo potuto rifiutare?».

Di quale disco stai parlando? 

«La gestazione di quell’album è stata piuttosto lunga… Parlo di “Crosseyed Heart” (Virgin), che è stato dato alle stampe quattro anni dopo, nel 2015. L’Harlem Gospel Choir ha cantato nel brano “Something For Nothing”».

Richards che tipo è?

«Una persona gentilissima...».

Se non sbaglio, per Barack Obama il coro si esibito più volte…

«All’inizio del 2008, quando Obama era ancora senatore, e nel 2011. Proprio ora sto guardando la foto che abbiamo fatto con lui e Michelle… Che emozione!».

Cosa vuoi dirmi invece dell’ex presidente e della sua dolce metà?

«Sono straordinari! Calcola che Barack Obama, tra l’altro, nel 2011 ricordava perfettamente l’incontro precedente con Allen: nel 2008 lui e mio marito avevano parlato per un po’ di basket, una passione che hanno in comune…».

Nei prossimi mesi per l’Harlem Gospel Choir sono in programma altre importanti collaborazioni?

«Chissà… Per ora non te lo so dire… Spesso c’è davvero poco margine di preavviso… Come è capitato con Keith, del resto...».

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